Sandro Giacobbe, addio con polemica alla panchina della Nazionale cantanti

4-sandro-giacobbe-1di Valentina Cristiani –

Possono essere davvero tanti, tantissimi, una marea. Parliamo dei motivi per cui un allenatore possa saltare. A volte – addirittura – incredibili.

“Mi hanno detto che non sono telegenico” la motivazione delle dimissioni (forzate) di Sandro Giacobbe da allenatore della Nazionale Italiana Cantanti. Il mister della N.I.C. dal 2001, con patentino, nonché socio fondatore e calciatore della stessa, in una lettera svela i retroscena del doloroso addio. “Tutto cominciò nel 2013” – spiega il cantautore di “Signora mia” – quando l’attuale Presidente della Nazionale Italiana Cantanti ancora in carica, Luca Barbarossa, nello spogliatoio ad un’ora dall’inizio di una delle partite trasmessa da Sky, manifestò l’intenzione di voler fare lui l’Allenatore, perché non si sentiva di giocare e doveva in qualche modo motivare la sua presenza. Io rifiutai di cedergli il posto di Allenatore, e gli dissi che fare il Presidente ed essere presente alle partite faceva parte dei suoi diritti e doveri, senza dover spodestare a suo piacimento, e improvvisamente, l’Allenatore dal suo ruolo. Barbarossa, finì comunque, col fare il telecronista di quella partita”.

1-sandro-giacobbeFu mai bollente come da quel momento la sua panchina Azzurra. “Quello che doveva finire lì – prosegue il cantautore originario di Moneglia – è diventata invece la guerra personale del Presidente che da allora ha cominciato a mettere in discussione in ogni occasione la mia carica di Allenatore con la motivazione legata al rinnovamento”.

Il culmine delle divergenze con Barbarossa e il Direttivo sfocia a poche ore dalla “Partita del Cuore” di Torino: “Ricevo una telefonata da Barbarossa che mi dice che se volevo potevo andare a Torino, ma non dovevo farmi vedere perché l’Allenatore l’avrebbe fatto l’attore Luca Argentero perché aveva una faccia più giovane e televisiva”.

5-nazionale-cantantiPoi il vuoto. Accompagnato da tanta freddezza nei rapporti. “In questi ultimi due anni abbiamo trascinato la questione così, senza nessuna decisione definitiva, senza nessuno capace di parlarmi da uomo a uomo e con il mio contributo di allenatore solo nelle partite più piccole”.

E il resto è storia recente. Ieri la telefonata di Gianluca Pecchini, dg della N.I.C.: “Devi dare le dimissioni da Allenatore, devi farlo per il bene della Nazionale, in quanto la tua presenza crea malumori all’interno del Direttivo”.

2-sandro-giacobbeDetto fatto. Con tanta amarezza e delusione, Giacobbe oggi  ha rassegnato le dimissioni, immensamente dispiaciuto di non poter più dare il suo contributo a futuri progetti di Solidarietà in quel contesto: “A termine di tali riflessioni e visto il clima che si è venuto a creare privo di quella serenità tra me, Pecchini e l’attuale Consiglio Direttivo, da oggi non sarò più l’Allenatore della N.I.C. (forzatamente), ruolo che ho ricoperto dal 2001, dopo i primi 20 anni svolti da calciatore e Socio Fondatore dal 1979 di questa meravigliosa Associazione, che ha permesso a me e tanti altri Artisti prima di voi, di fare qualcosa di importante nella raccolta fondi di moltissimi progetti”.

3-sandro-giacobbe“Quello che più mi ha ferito – conclude Sandro – è stata la mancanza totale del rapporto umano ed il tentativo di violare la dignità della persona. Mi aspettavo una semplice riunione ed insieme poter decidere chi poteva essere il nuovo Allenatore della N.I.C. , credo si faccia così tra persone che hanno condiviso tanti anni e tanti progetti insieme”.

 

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