Ai Monti Gifarco e Roccabruna

di Marco Dagnino –
Il monte Castello Fante ed il Passo del FanteL’itinerario oggi proposto è un interessante giro ad anello che parte da Fontanigorda (810 m.) e si sviluppa sulla dorsale Aveto – Trebbia; nella prima parte del percorso si attraversa un bellissimo bosco di castagni e faggi con esemplari davvero giganteschi denominato “Bosco delle fate”; in seguito si raggiungono due importanti affioramenti rocciosi, in particolare di ofiolite, quali il Monte Gifarco (1380 m.) ed il Monte Roccabruna (1418 m.), la cui stretta vicinanza consente di scalarli durante la stessa escursione.

Il Monte Roccabruna

 

L’itinerario è segnato dai simboli segnavia del Fie con il cerchio giallo vuoto, con il cerchio giallo pieno, con i tre pallini gialli e con la croce gialla

Da Genova Prato si prende la S.S. 45 in direzione Piacenza e, superato Montebruno, si giunge al paese di Loco ove si prende a destra la carrabile per Fontanigorda; giunti al paese si parcheggia l’auto nella piazza della chiesa.
L’escursione parte proprio dalla stradina asfaltata che sale di fianco alla chiesa e prosegue a sinistra diventando sterrata; superati i primi impianti sportivi (campi da tennis e minigolf) si entra nel Bosco delle fate; superata una costruzione in pietra, si giunge presso un campo da calcio e si prosegue per sterrata a sinistra; superata una casetta, si giunge nei pressi di un’acquedotto e, percorsi circa venti metri, si va a sinistra e gradualmente si esce dal castagneto. Quando la sterrata si fa più ripida si prende a destra un sentiero che scende sino ad un rio: lo si attraversa e si prosegue per il sentiero segnato sempre col cerchio giallo vuoto che sale nel bosco di conifere.
Monte GifarcoSi prosegue per il sentiero segnato che sale per tratti anche ripidi in una bella faggeta sino a giungere ad un pianoro erboso denominato Passo del Fante (1261 m.), dopo circa un’ora e mezza di cammino da Fontanigorda. Qui si prende a sinistra, in direzione nord, il sentiero segnato sempre col cerchio giallo vuoto ed in breve si giunge al Passo del Gifarco (1268 m.); dopo aver preso a sinistra il sentiero segnato con i tre pallini gialli pieni, si inizia a salire verso la vetta del Monte Gifarco; seguendo sempre la traccia segnata che piega a sinistra, si supera un grosso masso e, oltrepassato un canalino roccioso (passaggio di I grado), si giunge alla vetta del Gifarco, dopo circa mezz’ora scarsa di cammino dal Passo del fante. Dalla vetta si godono bellissimi panorami a 360 gradi grazie anche alla sua posizione isolata rispetto alle altre catene montuose; in essa si trova una spada di ferro conficcata nella roccia in memoria delle gesta di San Galgano.
Tornati sul sentiero di crinale segnato col cerchio giallo vuoto, si prosegue a sinistra e, dopo pochi minuti, si prende a sinistra la deviazione che conduce in breve alla vetta del Monte Roccabruna (1418 m.).
Tornati sul sentiero principale si prosegue a sinistra e, seguendo il sentiero segnato con il cerchio giallo pieno, si giunge al passo di Esola (1307 m.), dopo circa un’ora di cammino dalla vetta del Gifarco (compresa l’ascesa al Roccabruna).
Vetta Monte GifarcoIndi si prende subito a sinistra il sentiero segnato con la croce gialla, proveniente da destra da Rezzoaglio, e, superato un’iniziale tratto aperto, si entra nel bosco.
In corrispondenza di un enorme masso posto sul sentiero si scende a sinistra per poi costeggiare il rio a destra; dopo aver guadato il torrente e dopo esser entrati in una bella radura, si supera un tratto ove la segnaletica è poco visibile e ove il sentiero nelle stagioni più piovose diventa un acquitrino.
Successivamente il sentiero si trasforma in una mulattiera lastricata che, perdendo quota tra boschi di ginepri e castagneti, raggiunge la strada provinciale che collega Fontanigorda a Casanova. Si va asinistra per asfaltata e, dopo circa 1 Km di cammino, si torna al punto di partenza a Fontanigorda, dopo circa un’ora e mezza di cammino dal Passo di Esola (Tempo complessivo di tutta l’escursione: 4 ore e mezza circa).

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