Ballardini: “I tifosi meritano di festeggiare una vittoria”

Ballardini Genoa

Ballardini Genoa

di Pierluigi Gambino –

Ecco il Genoa giungere al bivio del destino. Il Benevento sinora ha raccattato un rocambolesco punticino contro il Milan e per il resto solo sconfitte. Ergo, i rossoblù si giocano il classico jolly, facendo gli scongiuri del caso per eludere l’arcinota legge dei grandi numeri. Ed è inutile ribadire che nel caso in cui il pronostico sia rispettato, sarebbero ben più di tre, nella nuova classifica, le squadre alle spalle del Grifo.
Davide Ballardini mostra la calma dei nervi distesi ma nel contempo deve mantenere sul “chi vive” la truppa, che ha un solo risultato. “La squadra campana – rimarca – vanta parecchi giocatori interessanti, anche se non si attendeva di trovarsi in questa posizione. Noi però dovremo esprimere attenzione ed una voglia straordinaria di far bene. Siamo attrezzati per affrontare i sanniti, che non vanno assolutamente presi sottogamba. Bisogna prdalare e correre molto”.
Il proclama del Balla è presto fatto: “I miei giocatori hanno dimostrato di saper fare la partita. Servono chiarezza, furore e qualità”. Tutti ingredienti indispensabili poiché non basta dignignare i denti oppure esibire giocate sterili: le varie doti debbono essere ugualmente presenti.
Il mister offre anche un’interpretazione morale alla gara di domani. “Da quando sono tornato, nelle tre gare casalinghe disputate, i tifosi non hanno smesso un solo secondo di incitarci. E’ il tempo di regalare loro una piccola soddisfazione, anche se – a dire il vero – i ragazzi non si sono mai risparmiati”.
La fase difensiva funziona a meraviglia ed è degna di una squadra da Europa League, ma quella propositiva e soprattutto di realizzazone si porta appresso da mese carenze che appaiono quasi ineliminabili. Il ravennate non si arrende e afferma: “E’ indubbio che si segni poco, ma se escludiamo Firenze in campionato e Torino in Coppa, almeno un gol lo abbiamo sempre segnato, costruendo cinque-sei opportunità offensive a gara. L’importante è produrre occasioni, trovarsi davanti al portiere avversario”. Una cambiale da esigere nel futuro, la sua.
Capitolo formazione. Probabile il rilancio di Laxalt, che aveva perso il posto a pro di Migliore, il quale accusa un fastidio al polpaccio: improbabile un suo recupero, che esporrebbe il giocatore al pericolo di un peggioramento.
Anche Spolli è oggetto di attento montoraggio: reduce da un infortunio alla caviglia, l’argentino è in bilico, ma le chances di un suo ritorno sono piuttosto ridotte; appare consigliabile un rinvio e la conseguente conferma di Rssettini.
In avanti è quasi certo l’utilizzo dal primo minuto di Lapadula al posto di un Pandev che a Firenze è apparso assai sfiorito e nell’ultim mese – salvo il bersaglio centrato a Verona – non ha mai proposto spunti di rilievo. Il macedone, comunque, dovrebbe subentrare o al bomber designato – non ancora al meglio soprattutto come tenuta alla distanza – o a Taarabt.
Cresce intanto la curiosità attorno a Pepito Rossi, che allo Juventus Stadium ha compiuto una breve ma non insignificante apparizione. “Il ragazzo – aggiunge il tecnico – si sta allenando duramente, parte in gruppo e parte in via autonoma. Il suo rientro è stato positivo, ora vedremo di volta in volta come sta. Francamente, non so quando entrerà in forma”. Il campione più sfortunato è entrato nei 25 genoani iscritti nell’elenco Uefa, con contemporanea esclusione di Palladino – e oggi sarà regolarmente in panca. Se attorno al 75′ il risultato non fosse favorevole, difficilmente Ballardini resisterà alla tentazione di spedirlo in campo come… uomo della Provvidenza.

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