Mandorlini: “Ho scelto la continuità”. Pandev è rimasto a casa in castigo

Mandolini Genoa

Mandolini Genoa

di Pierluigi Gambino –

Alla vigilia di Empoli -Genoa riesce impossibile ignorare casi individuali particolarmente delicati. E’ fresca la richiesta di una squalifica di sei anni a carico di Armando Izzo: doveroso pertanto chiedersi quale reazione potrà palesare il calciatore napoletano, tra i rari punti di forza di un Grifone in angustie. Andrea Mandorlini esordisce facendo luce sul dubbio più vivo e comprensibile: “Il ragazzo domani scenderà regolarmente in campo, visto che sta fisicamente bene, anche se è difficile in certi frangenti mantenere la serenità. Lo aiuteranno la famiglia, la squadra ma anche la prospettiva di scendere in campo. Per noi è un elemento molto importante e tutti assieme lo aiuteremo ad uscire da una situazione sicuramente non facile”.

Alcuni tifosi hanno addirittura proposto sui social di concedergli per una partita la fascia di capitano. “E’ una bella idea, mi piace – afferma entusiasta il tecnico – ma bisogna prima chiedere cosa ne pensa a Burdisso, che la indossa normalmente”.

Da Izzo a Pandev, che paga la sua birichinata – un’assurda forma di insubordinazione agli sgoccioli di Genoa-Bologna – con un turno di castigo. “Lo ha deciso la società e io allenatore l’ho avallato” – la spiegazione di Mandorlini, che ha agito in modo del tutto simile al suo collega juventino Allegri, che escluse per una gara il ribelle Bonucci.

In terra toscana, comunque, dovrà essere il collettivo più che in singolo elemento a togliere dai guai la formazione rossoblù, ma il tecnico guarda anche verso gli spalti: “Sono contentissimo che molti tifosi abbiano deciso di seguirci sino ad Empoli. Per noi i sostenitori sono importanti, direi anzi determinanti. Speriamo solo che noi e loro, a fine gara si possa essere felici”.

Tocca ai calciatori, comunque, più che ai fans. Il ravennate indica la strada. “Occorrono umiltà e spirito di sacrificio in quantità elevatissime. Ad onta della classifica, giocheremo in un campo difficile contro una squadra temibile pure nelle palle inattive e in aalute. Sarà basilare mantenere la calma dall’inizio alla fine”.

Altro elemento al centro delle discussioni è il portiere Lamanna, per nulla tranquillizzante nelle ultime esibizioni. Mandorlini lo difende a spada tratta: “I risultati negativi sono dipesi da tutti i calciatori e non solo da lui. Chiaro, quando il numero uno sbaglia, non c’è nessuno che possa recuperare, ma io vedo il ragazzo sereno. E’ molto sensibile ma ha qualità importanti”.

Dunque, nessun cambio tra i pali ma anche negli altri settori. Mandorlini sposa il conservatorismo con convinzione o, forse, perché la panchina non gli offre alcuna alternativa stuzzicante. “Io punto a dare continuità ad una certa formazione. Una settimana in più di lavoro mi ha permesso di provare parecchie cosette anche a livello tattico e di approfondire le scelte”.

Ntcham, l’eroe dell’ultima domenica di campionato, non sarà promosso tra i titolari, e il trainer lo spiega con argomentazioni plausibili: “Per me è un giocatore importante, nel quale credo parecchio, così come ho fiducia in molti dei suoi compagni. Per varare l’undici iniziale però occorre valutare moltissimi aspetti. Il giocatore è un ’96 in costante miglioramento, con qualità indubbie. Di sicuro il gol ha avuto effetti psicologici positivi su di lui ma anche sui suoi compagni. Da tutti continuo ad avere grande disponibilità. Prendiamo Gentiletti: appena rientrato in gruppo da un infortunio, ha dispensato preziosi consigli a chi gli gioca al fianco”.

La componente psicologica prevale su ogni altro aspetto. L’allenatore non deflette e ha stabilito di non risparmiare i diffidati in vista della stracittadina: “I nostri tifosi meritano un premio e noi dobbiamo dare tutto quanto abbiamo per accontentarli. Bisogna essere concentrati e attenti e pensare solo all’Empoli. Solo da lunedì inizieremo a riflettere sul derby”.

Lui, intanto, ha ormai completato l’ambientamento. “Quando ero disoccupato a casa mi sentivo addosso un mare di problemi, ben più di quelli che avverto adesso. Non ci aspettano situazioni facili, ma superare gli inevitabili problemi sarà ancora più bello. Guardiamo dunque avanti con fiducia”.

Per la cronaca, a casa sono rimasti – oltre a Pandev – gi infortunati cronici Veloso e Pandev nonché Orban e Ninkovic, non ancora ristabiliti.

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