Pallanuoto, il croato Dobud alla Pro Recco

La Pro Recco Waterpolo 1913 ha annunciato l’ingaggio di Nikša Dobud.
Il centroboa croato, nato a Dubrovnik il 5 agosto 1985, ritrova mister Rudic in panchina: insieme hanno vinto l’Olimpiade di Londra 2012, gli Europei di Zagabria nel 2010 e la World League di Almaty nel 2012. In carriera ha sempre indossato la calottina dello Jug, squadra di cui è stato capitano e con cui ha alzato una Champions League nel 2006. Il neo acquisto potrà giocare in partite ufficiali dal 12 aprile 2019, ovvero quando terminerà la squalifica di 4 anni comminata per aver saltato un controllo antidoping domiciliare: un’arma in più per la truppa biancoceleste nel momento clou della stagione.
“Far parte della Pro Recco è un’opportunità fantastica, una delle cose più belle che mi siano capitate negli ultimi tre anni – afferma Dobud – stiamo parlando di un club eccezionale per successi sportivi e organizzazione, probabilmente il migliore al mondo. Ringrazio il presidente Maurizio Felugo per questa possibilità, ma anche Vujasinovic prima e Rudic poi per aver avallato l’operazione. Con Ratko ci conosciamo bene dai tempi della Nazionale, lo ritroverò a Recco e sono sicuro che farà grandi cose anche qui”.
Motivazioni a mille e voglia di riprendersi la scena internazionale, il croato si unirà ai compagni da febbraio: “È stato molto difficile vedere la Nazionale e il club scendere in acqua senza di me, ma ho continuato a sentirmi uno sportivo: in palestra, in piscina, giocando a basket. Mi sono sempre allenato, adesso ho sei mesi davanti a me per lavorare duro e prepararmi mentalmente e fisicamente al livello massimo. Non sarà facile ritrovare la forma, ma è il mio obiettivo: ce la metterò tutta per centrarlo e aiutare così la Pro Recco a raggiungere i suoi traguardi. Preferisco non dire di più, voglio far parlare il campo”.
“Dobud non ha bisogno di presentazioni, è un giocatore straordinario che ha attraversato un periodo buio ma nel quale confidiamo molto – aggiunge il presidente Felugo -. Siamo fiduciosi di rivederlo in acqua così come lo avevamo lasciato: uno dei più forti centroboa al mondo, ruolo che negli ultimi anni ci ha visto un po’ scoperti a causa di un gioco sempre più fisico e del numero elevato di partite. Lo aspettiamo senza mettergli pressione”.

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