Programma dell’Altrove -Teatro della Maddalena

Go Dugong

Riceviamo e pubblichiamo:

Giovedì 31 serata speciale per festeggiare la chiusura del Garage 15-17 di Vico Indoratori, in collaborazione con Less Is More: sul palco del teatro Altrove salirà Mangoweeda per presentare “New Global Experience”, album d’esordio che propone una fusione ibrida di melodie mediorientali e indiane, afro beat, dub e sperimentazione. Il suo “Weedology” ha raggiunto la nona posizione nella categoria #dub su mixcloud, ed è tuttora una sorta di manifesto di intenti per il producer. Gradito ospite speciale Go Dugong, progetto solista di Giulio Fonseca dai suoni chillstep, i beat muscolari e le solide radici hip hop. Il suo nuovo album “Novanta” (come la famosa linea di autobus/circolare milanese che attraversa tutti i quartieri periferici della città) è un inno alla mescolanza di stili, razze, culture, sapori, odori e musiche provenienti da ogni epoca e parte del mondo. A partire dalle 20, invece, intermezzi vinilici a cura di Tropical Zena.

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Domenica 3 aprile terzo appuntamento della rassegna SlowFood & Cinema, organizzata da Laboratorio Probabile Bellamy e dalla condotta Giovanni Rebora – Slow Food Genova.
Alla proiezione del film “L’ultimo pastore” sarà associata una degustazione di formaggi delle aziende agricole di Savignone “Le Vallegge” e “Autra”.
Il Film di Marco Bonfanti racconta la storia di Renato Zucchelli, ultimo pastore rimasto in una metropoli con un sogno: portare il suo gregge nel centro inaccessibile della città per incontrare i bambini che non lo hanno mai visto, mostrando loro che la libertà e i sogni saranno sempre possibili finché ci sarà spazio per credere in un ultimo pastore…che conquistò la città con il suo gregge e con la sola forza della sua fantasia.

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Lunedì 4 verrà proiettato il film Sebastian0, realizzato dal regista Fabrizio Ferraro.

Due storie attraversano il dipinto San Sebastiano di Andrea Mantegna; due epoche diverse, ma uno stesso luogo: il Palatino a Roma.

Da una parte Marta e John, turisti tra i turisti al giorno d’oggi, che passeggiano senza requie tra i resti che sono rovine, che diventano macerie o si innalzano a seconda di come vengono guardati. Dall’altra Adriano e Alessandro, soldati della guardia imperiale di Diocleziano, che camminano senza sosta; il luogo è lo stesso, ma è un altro tempo. Sebastiano, imprigionato, li segue, in un circolo nel quale vittima e carnefici si confondono.

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