Euroflora 2025, ecco il talento femminile

Se il team di Porto Antico di Genova per Euroflora è prevalentemente femminile, non da meno è il gruppo che con passione, empatia, precisione e competenza gestisce team, espositori, materiali, mezzi, maestranze e logistica, e che svolge un ruolo cruciale nel successo della manifestazione. Vari i ruoli, dalla giovane imprenditrice alla stagista, dalla project manager alla libera professionista, dalle coordinatrici alla stagista.
Se alcune delle installazioni più apprezzate dal pubblico di Euroflora 2025, come gli origami o il maestoso ponte in legno lungo 140 metri, dietro la loro realizzazione, un ruolo chiave è stato ricoperto da Annalisa Puppo, 29 anni, originaria di Campo Ligure e parte della quinta generazione della Segheria Puppo, un’azienda di famiglia portata avanti con grande passione. In questa edizione di Euroflora ha avuto il compito di seguire fin dall’inizio la realizzazione degli allestimenti, una esperienza che lei stessa definisce intensa e stimolante. Il suo coinvolgimento è stato a 360 gradi: dalla meticolosa scelta e dall’ordine dei materiali lignei, passando per la progettazione e la programmazione precisa del taglio, fino alla supervisione diretta del montaggio in loco. Con una notevole capacità organizzativa, Annalisa ha coordinato con efficacia le diverse squadre di lavoro, gestendo l’imponente macchina operativa necessaria per trasformare il legno in queste imponenti strutture. Durante questo percorso, impegnativo ma gratificante, Annalisa Puppo ha avuto l’opportunità di collaborare con numerose donne di talento all’interno dell’organizzazione di Euroflora e di confrontarsi con partner professionali e affidabili del settore.
Caterina Tamagno, architetta del paesaggio, è motore del coordinamento espositori e di giurie e concorsi. È alla sua terza esperienza in Euroflora ed è diventata un punto di riferimento per tutti, dopo le edizioni di Nervi del ’18 e del ’22. “L’ampiezza delle superfici espositive, triplicate rispetto a Nervi, la gestione quotidiana di oltre 400 espositori, una serie di variabili difficilmente prevedibili, e alcuni ritardi, hanno reso il nostro lavoro decisamente più complesso, nelle fasi di ricerca degli espositori, di allestimento, manutenzione e disallestimento, e in alcuni anche di progettazione” – ammette Caterina. Tra le responsabilità, l’architetta ha il compito del coordinamento operativo tra Porto Antico di Genova, Aster e gli espositori. Un lavoro che richiede, oltre alle necessarie competenze tecniche, attitudini relazionali tutt’altro che banali. Tanto più, in un settore come quello florovivaistico in prevalenza maschile. “Il mio ruolo è riconosciuto e i rapporti sono assolutamente normali” – riferisce con soddisfazione. Cosa porta con sé dopo questa terza esperienza a Euroflora? – “Maggiore empatia e una superiore capacità di ascolto”.
Sara Santambrogio, appena 28 anni, Project manager per Urges-Gruppo Valagussa, ha seguito personalmente diversi cantieri, in particolare alcuni allestimenti fortemente simbolici della manifestazione, come il Palasport, il mirador, le isole galleggianti e la progettazione e costruzione dei padiglioni della Regione Liguria e di Confagricoltura con il caratteristico nido. Svolge con estrema precisione un delicato lavoro di coordinamento di progettisti, professionisti e maestranze varie. In tutto la gestione di una ventina di persone al giorno, ai quali si sommano i compiti di logistica e trasporti con il rigoroso rispetto delle tempistiche. Si ritiene soddisfatta del lavoro svolto – si augura che anche in cantiere la presenza femminile non sia più sentita come una eccezione”.
Giovanissima, gettata nella mischia di Euroflora a soli 24 anni, Sara Novarese ha collaborato alla progettazione e alla messa in opera di alcuni degli allestimenti più significativi, dal mirador agli origami alle arene. Lo shock di passare dall’ambito accademico, con un percorso di studi in Ingegneria Edile e Architettura ormai in dirittura di arrivo, a una mostra internazionale sottoposta a mille fibrillazioni come Euroflora è stato bene assorbito dalla giovane aspirante professionista, dimostrando di sapersi muovere con affidabilità e disinvoltura a contatto con clienti, colleghi, fornitori e maestranze in genere. Sara confessa un impegno instancabile, non nasconde il caso di qualche diffidenza e pregiudizio nei suoi confronti di giovane donna, alla quale non è sempre facile farsi ascoltare. Pur riconoscendo le sfide legate alla sua giovane età e al genere, ha trovato comunque un prezioso supporto e collaborazione da parte di tantissime altre persone. Progettazione, messa in opera, realizzazione, forniture di materiali, Sara ha svolto una molteplicità di ruoli e azioni a suo dire estremamente formative sia dal punto di vista umano che da quello professionale. Felice dell’opportunità offertale dall’architetto Matteo Fraschini e dal gruppo Valagussa, si prepara a vivere l’ultima fase della rassegna, dalla chiusura alla fase dello smontaggio.
Flower power in rosa anche per Aster – senza dimenticare che anche il Ceo della società è donna, Francesca Aleo – che nel pool della gestione operativa di Euroflora ha schierato Paola Cappanera, veterana alla terza edizione e Valentina Mainero, alla seconda. “Dopo le due edizioni a Nervi, la gestione operativa di quest’anno è stata molto, molto più complessa” – ha spiegato Cappanera. La vastità degli spazi, il numero delle persone e dei mezzi impiegati sono stati davvero molto differenti; Aster ha schierato infatti oltre 100 persone, i mezzi per la movimentazione di materiali e piante sono stati oltre 60, tra mezzi di proprietà e a noleggio, solo per movimentare le palme della Florida è stata necessaria una grande piattaforma, il quantitativo di materiali da distribuire – tappeto erboso, torba, lapillo – è cresciuto in proporzione alla dimensione delle aree e al numero degli espositori, le distanze sono davvero importanti”. A Tutto questo si aggiunge il coordinamento degli studenti dell’Istituto Agrario Marsano, ovviamente seguiti in primis dai docenti e dalla dirigente della scuola, certamente una delle parti più gratificanti per chi, come Paola, desidera contribuire alla formazione professionale dei giovani. Facendo un passo indietro Cappanera si è occupata dell’approvvigionamento e della distribuzione di materiali (tra i più famosi le panchine rosa) e piante che Il Comune di Genova ha utilizzato per tematizzare e abbellire molti siti della città, strade, musei, alberghi. Senza dimenticare gli allestimenti per la visita del Presidente della Repubblica il 25 aprile, un lavoro davvero carico di significato e di aspettative per tutti. Da lunedì parte il disallestimento, ma questa è un’altra storia.
Valentina Mainero, è per antonomasia una donna “da cantiere”. In Euroflora segue la logistica dei mezzi pesanti e supporta la Divisione Materiali di Aster, una sorta di jolly rivestita del compito di individuare le varie figure professionali (palettisti, mulettisti, operai…) in base al servizio da fare, ottimizzando le squadre di intervento in base alla tipologia. La gestione di tanti uomini non rappresenta per lei alcun problema – “instauro con loro un rapporto collaborativo, e tante volte il loro aiuto è fondamentale” – dichiara: “Ci sentiamo tutti partecipi di un grande progetto, ci viene richiesto un impegno di tantissime ore di lavoro, ognuno di noi si sente parte integrante della manifestazione e tutti vogliamo che il risultato sia ottimo”. Valentina è alla sua seconda Euroflora in Aster e rispetto alle edizioni di Nervi trova che la logistica dei mezzi sia completamente diversa, l’ampiezza dell’area della fiera rende meno complicate le cose ma le superfici da raggiungere e corpire sono molto più grandi. Per Aster ha seguito l’allestimento degli origami già alla loro prima apparizione alle Floralies de France, e l’allestimento i in Piazza delle Fontane Marose a Genova nel mese di settembre.