Maggio 9, 2025

“Tarab” il nuovo album dedicato a Mia Martini in uscita oggi

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A 30 anni dalla scomparsa di MIA MARTINI, venerdì 9 maggio esce “TARAB” l’album concanzoni inedite e interpretazioni alternative di brani già noti proposti con nuovi arrangiamenti e con la produzione artistica di Maurizio Piccoliin digitale, in cd e in doppio Vinile Crystal (Nar International/Warner Music Italy).

Quando Maurizio Piccoli mi ha contattato per chiedermi di occuparmi della produzione di questo progetto, senza esitazioni ho detto sì e – afferma Massimo Massagrande, produttore esecutivo – da subito ho notato l’impegno da parte di tutte le persone coinvolte nel voler realizzare un progetto di qualità che esprimesse al meglio l’ammirazione e il rispetto verso Mia Martini”.

Tarab deriva dall’arabo tarabi (طرب) che significa “agitarsi”, “danzare” o “divertirsi con la musica”. È una parola che incarna lo stato d’estasi che si vive quando si ascolta una musica che ci piace molto, che ci emoziona e ci permette un distacco dal luogo in cui siamo, per trasportarci altrove. È una delle dieci parole al mondo che non possono essere tradotte con un unico termine in un’altra lingua, ma che devono essere spiegate utilizzando più parole.

Ad accompagnare l’uscita, da venerdì 9 maggio in radio, Il fiume dei profumi”.  E se nella versione pubblicata nel 1992 nel disco “Lacrime” avevamo potuto ascoltare il brano scritto, suonato, arrangiato e prodotto da Biagio Antonacci, in questa versione inedita l’ascoltatore potrà entrare nella casa di Antonacci, in quell’ottavo piano di via Fiordalisi a Rozzano, e ascoltare il provino originale registrato nell’inverno del 1991 quando la grande Mimì cantò per la prima volta il brano accompagnata dallo stesso Antonacci (un giovane cantautore che da lì a poco sarebbe arrivato al grande successo) con la sua tastiera Yamaha DX7.

Per il lancio dell’album è stato realizzato anche il videoclip de “Il fiume dei profumi” (ideazione e editing di Giuseppe Coviello che ha curato anche l’artwork e le grafiche della copertina): una serie di immagini suggestive che accompagna lo spettatore verso una sorpresa finale.

L’idea di onorare il trentennale della scomparsa di Mia Martini è nata all’inizio del 2024. Fin da subito ci è stato chiaro il progetto di elaborare brani, rarità inedite e performance vocali, anch’esse inedite, ascoltabili solo in rare registrazioni dal vivo o realizzate in studio durante le prove per i concerti. Il lavoro vero e proprio – racconta Maurizio Piccoli – ha preso due strade: quella dell’utilizzo della sola voce presente nelle registrazioni dei provini in audiocassette e Dat e quella di costruire nuovi arrangiamenti per la gran parte dei brani con l’intento di vestire di suoni e ritmi più moderni la sua magnifica voce. Un motto mi ha accompagnato in questo anno di lavoro regalare a Mimì una nuova primavera dopo quel maggio rubato nel 1995. Risultato finale è stata per me una sorta di frequentazione giornaliera con Mimì e la sua voce preziosa presente in una quarantina di brani, quelli scelti inizialmente, sui quali – prosegue Piccoli –  ho lavorato sempre in contatto con Franco Canuto, così da fruire dei suoi puntuali e partecipati consigli di profondo conoscitore dell’artista, che ha dato un importante contributo per portare a termine questo progetto che rappresenta le diverse sfaccettature musicali e interpretative di Mia Martini che da più di cinquant’anni ci regala grandi emozioni.”

Questa la tracklist dell’album con importanti informazioni sulle versioni presenti: “TARAB (Soffio d’anima)” composizione inedita datata tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta. Si tratta di un brano di soli vocalizzi molto suggestivo; Madre e Figlia, inedito del 1982 che grazie a questo progetto vede la luce, composto dalla stessa Mia per quanto riguarda il testo e da Guido Guglielminetti per la musica, tratta del rapporto tormentato tra una madre e una figlia. “Il fiume dei profumi”brano all’origine pubblicato nell’album “Lacrime” del 1992. La versione contenuta in questa raccolta è una prova registrata nello studio di casa di Biagio Antonacci nel 1991. “Il Pescatore” canzone dell’amatissimo Fabrizio De Andrè, già presente live nel disco “Miei compagni di viaggio” (1983), viene rispolverata dall’artista negli anni ‘90 con un cantato completamente diverso dal precedente e con un arrangiamento del tutto inedito. “Di tanto amore”, venne pubblicata nell’album “Danza” del 1978. Mimì amava rispolverare qualche suo brano del passato con l’intenzione di inserirlo in un nuovo progetto. Questa versione è un cantato del 1992 del brano composto da Ivano Fossati. “Almeno tu nell’universo” uno dei brani più rappresentativi del repertorio dell’artista, sicuramente quello che la riportò al successo dopo un periodo di silenzio. Scritto da Bruno Lauzi sulle musiche di Maurizio Fabrizio, qui nel cantato del provino che fu fatto ascoltare alla commissione esaminatrice del festival di Sanremo del 1989. “Stiamo come stiamo” fu presentato a Sanremo 1993 dalla coppia Mia Martini – Loredana Bertè. Questa versione, nell’interpretazione da solista, fu provinata in studio. Il brano, di Maurizio Piccoli e Loredana Bertè, piaceva particolarmente a Mimì, tanto da inserirlo nella scaletta del tour dello stesso anno. “Io e la musica di Amedeo Minghi  e Antonio Coggio, descrive il rapporto simbiotico che ogni artista vive con la musica. Questa versione inedita doveva far parte di un progetto a supporto del singolo “Spaccami il cuore”. Verrà poi ripresa e inserita nell’album “La mia razza” pubblicato nel 1990. “All blues,sicuramente uno dei brani più conosciuti del grande Miles Davis. Questa versione inedita è del 1991. “Vivo” canzone inedita del 1977, era uno dei brani candidati a entrare nell’album “Per amarti” dove Mia sfodera un’interpretazione intensa con un’estensione vocale eccezionale.

Un altro atlantico” brano dal testo intenso a opera di Maurizio Piccoli su una splendida melodia di Maurizio Fabrizio. In questa versione inedita è impreziosito da un’interpretazione straordinaria. Inizialmente era stato pensato per la partecipazione a Sanremo 1990 e in quella versione verrà poi inserito nell’album “La mia razza” pubblicato nello stesso anno. Il giorno che verrà (Nanneò)”pubblicato con il titolo “Nanneò” nell’album “Mimì” (1981) e caratterizzato da soli vocalizzi, fu poi ripreso da Mia ed arricchito con un testo inedito. Questo brano, firmato proprio da Mia Martini testo e musica, è un canto positivo e festoso, un canto di speranza, la speranza di diventare madre un giorno… il giorno che verrà. “Canto del cuore (Canto universale),pubblicato originariamente nel 1978 da Dario Baldan Bembo con il titolo “Canto Universale” e con lo pseudonimo di Jimmy Browning di cui Mia Martini riscrisse il testo in maniera decisamente autobiografica definendolo “il canto della mia passione” e si diceva molto dispiaciuta che non fosse stato mai pubblicato. La versione qui presente è la prima realizzata da Mia Martini dello stesso brano. “Buio brano molto intenso, scritto e composto da Mimmo Cavallo, pubblicato postumo nel 2004 e qui in una versione con una struttura musicale diversa. Doveva far parte dell’album “Lacrime”, ma avendo il brano una valenza forte e trainante, si pensò di accantonarlo per trovargli poi collocazione in un futuro progetto. Si tratta di un canto del dolore: “questo buio che mi spegne le stelle ad una ad una…”. “Bagnara inedito della metà degli anni ‘80 dedicato al suo paese natale. La particolarità di questa melodia è quella di essere costituita da vocalizzi, ispirati a un immaginario canto delle sirene. Il brano è stato arricchito da registrazioni ambientali (rumore del mare e altro) effettuate dalla stessa Mimì su una spiaggia di Bagnara Calabra. “Inno composto dalla coppia Michele Piccoli – Dario  Baldan Bembo, già pubblicato nell’album del 1974 “È proprio come vivere”, è uno dei più raffinati di tutta la discografia dell’artista ecomunque uno dei suoi preferiti, inserito nelle scalette di quasi tutti i suoi tour: Mimì ha sempre manifestato il desiderio che questa versione inedita del 1992potesse essere inserita in uno dei suoi futuri album. “Che sia un amore” con un parlato di commiato accompagnato dalla musica suggestiva di Maurizio Piccoli. Le parole di speranza sono tratte da una lunga poesia di Claudio Baglioni intitolata “Oltre la collina” che all’epoca veniva accompagnata da una musica del compositore Antonio Coggio. “Uomini Farfalla” già contenuta nell’album “Lacrime” del 1992, è una canzone che l’artista commissionò all’amico e compositore Maurizio Piccoli chiedendogli di trattare con delicatezza il tema dell’omosessualità. Questa è una versione con un’interpretazione molto intensa, inedita su una base che era stata realizzata da Maurizio Piccoli nel suo studio di casa.

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