Maggio 25, 2025

UN CONGEDO CON MOLTI MESSAGGI INTERESSANTI PER IL FUTURO

UN CONGEDO CON MOLTI MESSAGGI INTERESSANTI PER IL FUTURO

Genoa

Nel firmamento genoano è una nata un stella? E’ presto per soStenere quest tesi, ma a Bologna il neppur 19enne Lorenzo Venturino, arenzanese, prodotto fulgido della cantera, ha squadernato doti davvero non comuni. Il bocia non dimenticherà mai questa sua prima apparizione da titolare, condita d una doppietta da favola, ma attorno a lui è lievitato tutto il Grifone, che ha regalato all’incredula folla petroniana, pronta a feteggiare i suoi beniamini, freschi trionfatori inCoppa Italia, un primo tempo da incorniciare.

Senza precedenti lo 0-3 che appariva sul display del Dall’Ara all’intervallo, Punteggio clamoroso ma non ingiustiicato, considerato che il team emiliano, ancora con la pancia piena dopo il trionfo sul Milan, non ha proposto un approccio indimenticabile, mentre il Grifo, sereno e disteso, ha offerto ilmegliodi sé pur in una formaione inedita, con De Winter largo a destra per bloccare N’Doye, il veteranoBani e Otoa in mezzo e Martin a sinistra, la mediana composta d Masini (sempre più convincente) e l’osservato speciale Onana, e un trio di rifinitori (Norton-Cuffy a destra, Messias in mezzo e Venturino a sinistra) a supporto di Vitinha, finalmente proposto nel ruolo naturale di centravanti.

Il Grifoha patito per qualche minuto, regalandona chance agli avversari con un disimpegno errato di Otoa, ma superata la fase iniziale, si è sciolto diventando padrone del campo. Sino ad un mese fa un Genoa brillante non si era mai visto, ma – acquisita la salvezza – Vieira ha operato la metamorfosi scegliendo anche elementi “ad hoc”. Che Venturini fosse ispsirato e ricco di qualità si è capito presto, ma il primo genoano a salire suprocenio è stato Vitinha, mai così motivato e deciso  a conquistare un posto a sole per la prossima stagione. Sua la segnatura sblocca-risultato su corner a rientrare dello specialista Martin; ecco il portoghese stoppare al limite dell’area e telecomandare la sfera nell’angolo più lontano, dove il portiere Ravaglia non poteva arrivare. 

Il dominio ospite veniva premiato successivamente da uno spunto personale – firmato Venturino – che rimarrà a lungo nella memoria dei tifosi genoani. Non è da tutti conquistare palla sull’out mancino e convergere con rapidità e decisione verso ilcentro, bevendosi tre avversari e mirando di giustezza a fil di palo tra lo stupore di tutto uno stadio pieno sino all’inverosimile. Certe prodezze non sono casuali, ma il sigillo di un predestinato. Non pago di uella giocata, prima del riposo Venturino si ripeteva, stavolta con minore spettacolarità, sfruttando un assist di Vitinha, che era andato a strappare la afera di piedi dell’incerto Casale.

Protagonisti assoluti i due bomber, ma tutto il collettivo genoano ha brillato, benché Messias non abbia entusiasmato, Onana si sia rivelato non più che uno spento gregario e Norton-Cuffy si sia imbattuto sulla fasci destra in un antagonista più veloce e robusto di lui. Otoa, dopo l’iniziale svarione, è salito di tono contribuendo ad irrobustire la cerniera difensiva.

Dopo un primo tempo così esaktante – nel segno del nuovo corso di Vieira -era impossibile non attendersi nella ripresa una poderoaa reazione dei felsinei, affrntata con la squadra migliore possibile a fronte di un Genoa verde e sperimentale. La marcia impressa al match dai padroni di casa è stata decisa, ma altrettanto efficace si è mostrata la protezione dei calciatori genoani ai propri portieri: prima Sigrist (mai obbligato a miracoli ma sicuro in ogni circostanza) e poi il numero tre nella gerarchia, il sestrese Simmariva, che si produrrà in due inteerventi prodigiosi. 

Al 63′, oltre al genovese, ecco in campo un altro baby, Ekhator (per Venturino), Ekuban e Sabelli al poto dei due cannonieri e di Bani. A cambi appena effettuati, è arrivato il gol degli emiliani nella sola circostanza in cui il Genoa aveva provato a distendersi in avanti: un episodio che confermava il diffuso giudizio generale su Martin, ideale esterno nel centrocampo a cinque ma difettoso difensore puro: sul lungo lancio dalle retrovie,il mancino genoano si è fatto precedere e spinger via dal torello Orsolini, abile ad inaccare sotto la traversa.

Nell’ultimo quarto di match il Grifone è tornato quello più… conosciuto e collaudato, inarrivabile quanto a forza ed attenzione nella fase di filtro. Piovevano i calci d’angolo, la sfera era sempre nei pressi di Sommariva, ma la Maginot, guidata alla perfezione da un baluardo come Bani, ha tremato raramente e alla fine è maturato il primo successo esterno del 2025 nonché l’exploit numero uno di fronte ad una “big”. Così la banda di Vieira ha chiuso a quota 43, bottino impensabile ad agosto e anche dopo un mese e mezzo di campionato. Promosso a pieni voti il mister transalpino, che di recente ci ha anche gratificato di un football gradevole, ma da Bologna sono ben altri i messaggi intelleggibili: Vitinha, se gioca nel suo ruolo, può rendersi utilissimo, mentre Venturino – se lasciato maturare senza mettergli addosso troppa fretta – è un talento pazzesco. Da rivedere ma non da bocciare Norton-Cuffy ed Otoa, due comunque da confermare ad occhi chiusi. Meno lusinghieri i giudizi su Onana e sul vecio Messias, il cui futuro in Liguria è tutto da decifrare, ma non è il caso di preoccuparsi. D’altronde, qualche elemento da spedire altrove – oltre ai i titolarissimi in odore di addio per per fare casa – dovrà pure essere identificato….

                    PIERLUIGI GAMBINO

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