“Chissà com’è adesso la domenica con Lei …”

di Laura Rossetti –

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Essere tifosi si può considerare una missione, un atto di fede; un vero tifoso lo è nel bene e nel male, un po’ come davanti all’altare quando, marito e moglie, si giurano amore eterno, in salute o in malattia.
Essere tifosi non è quindi semplice come potrebbe sembrare, e tantomeno lo diventa quando la fede calcistica si professa lontano dalla città in cui sventolano i colori sociali.
In un viaggio emozionante e pieno di curiosità ci piace scovare tifosi blucerchiati che a Genova non hanno alcuna radice, e che hanno scelto la Sampdoria, innamorandosene per svariati motivi.
Partiamo questa settimana da Napoli, proprio dopo la sconfitta del San Paolo.
Lui è Salvatore Bevo, 30 anni, napoletano purosangue tifosissimo della Samp e appassionato di calcio, tanto da farne la sua professione.
Salvatore quale è stata la molla che ha fatto scattare la scintilla per la Samp?
“L’amore per la Samp nasce nel 1996 grazie a Vincenzo Montella… Ero, e sono stato, un suo grande tifoso. È stato il mio idolo, e quando arrivò alla Samp iniziai a seguire anche i blucerchiati. Poi lui è andato via ma io non ho più cambiato squadra, e la Samp ha iniziato ad appassionarmi sempre di più”.
Il ricordo più bello legato ai colori blucerchiati?
“La partita Samp-Napoli, 1-0 Pazzini! Andammo in Champions, un’emozione indescrivibile”.
Il calciatore di tutti i tempi e uno più attuale ai quali sei più legato?
“Ovviamente Montella come ho già sottolineato prima, mentre più recente Antonio Cassano”.
Quindi immagino saresti contento se, ipoteticamente, un giorno, Montella dovesse sedere sulla panchina della Sampdoria.
“Montella mister della Samp? Magari!”.
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Hai visto più volte la Samp dal vivo ma mai a Genova al Luigi Ferraris: quando pensi di inaugurare la tua prima partita “casalinga”?
“Spero già quest’anno, magari contro la Lazio. Credo possa essere una bella gara”.
Per te il vero derby è contro il Genoa o contro il Napoli?
“Il derby è quello con il Genoa, anche se finora l’ho potuto vedere solo in tv. Diciamo che col Napoli però è il derby che vivo di più”.
Dove può arrivare secondo te questa Samp?
“In Europa League… “.
Si dice che Mihajlovic abbia già previsto il suo futuro in terra campana; tu da blucerchiato di Napoli cosa ti sentiresti di suggerirgli?
“Beh, sinceramente ho l’impressione che il ciclo di Miha stia volgendo al termine. Mi dispiacerebbe se così fosse perché come allenatore non mi dispiace, ha carattere e trasmette una mentalità vincente alla squadra. Gli direi che questa società, questa piazza e questo pubblico meritano altri palcoscenici. Meritano campionati tra le prime cinque o sei posizioni, e che magari, potremmo toglierci qualche soddisfazione insieme. Potrebbe almeno provarci l’anno prossimo, il campionato attuale sarebbe un buon punto di partenza”.

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