COMO TEMIBILE ALMENO QUANTO IL PARMA, SERVONO ANCORA ATTENZIONE E PRUDENZA

“Ancora in trasferta? Meno male!”. E’ amarissima ma realistica questa considerazione, che trae ovviamente spunto dal rendimento opposto registrato sinora dalla Samp tra gare esterni.e e casalinghe. Che la causa sia psicologica, ambientale o meramente tattica, è difficile da stabilire, ma la realtà dei numeri è limpidissima.
Dopo il Parma capintesta, ecco il Como, attualmente quinto ma con una partita da recuperare che, se sfruttatata appieno, potrebbe significare seconda piazza. Un avversario rognoso, che nell’ultimo turno ha inferto tre possenti schiaffoni a quel Cittadella forse ancora ebbro dall’aver espugnato Marassi. Per fortuna, nel calcio non funziona la proprietà transitiva: altrimenti sarebbe da riporre ogni speranza e prepararsi al peggio. D’altronde, in molti pensavano ad un Doria facile preda dei mattatori emiliani e così non è stato. Anzi…
Le premesse per altri passi in graduatoria esistono tutte, ma a patto di non credere che se si riesce a fermare la più forte, avversari un po’ meno dotati dovrebbero fungere da agnelli sacrificali. Andrea Pirlo ha combattuto – soprattutto da calciatore – troppe battaglie per fermarsi ad un giudizio superficiale. Ache perché lui e i sui collaboratori si sono sorbiti la registrazione della gara al Tombolato notando che questo Como è un fior di compagine, da affrontare con la massima attenzione.
Mister Longo sa il fatto suo e in cadetteria ha già lasciato il segno, sviluppando un calcio di ottima fattura, a livello estetico e pratico. La dirigenza è facoltosa e ambiziosa e la rosa azzurra, senza apparire degna della promozione diretta, è senz’altro in grado di imporsi sino in fondo come comprimaria. Sgonfiatosi il Catanzaro, ecco il team lombardo rilevare i titoli di rivelazione.
Il 4-3-3- longhiano è di estrema redditività e garantisce equilibrio nelle due fasi. Un undici moderno, che come parecchi altri non dispone di troppi calciatori rinomati, ma che significa? I soli elementi conosciuti sono Simone Verdi, ormai diventato un giramondo ma sempre capace di infliggere la zampata decisiva, e Patrick Cutrone, che in A ha sempre faticato ma tra i cadetti può fare la differenza in zona gol. A supportarlo e rifornirlo, ecco il cipriota Ioannou, esterno mancino, bravo in copertura ed ancor più presso l’area rivale.
In riva al Lago l’entusiasmo è alle stelle, ma anche a Parma era così e i blucerchiati non hanno fatto una piega. Sul fronte tattico non aspettiamoci una Samp profondamente rivista. Serviranno ancora praticità, determinazione, rabbia agonistica, che un gruppo di giocatori atleticamente tonici può certamente esprimere. Basterà insomma ripetere in carca carbone l’ultima recita, magari corroborandola con un briciolo di attenzione in più sia nel disimpegno sia nella fase di filtro: tanto da affrancare il portiere Stankovic da un altro cimento alquanto impegnativo ed intenso. Occorre un ultimo step, fermo restando che a risultato iniziale inchiodato non dev’essere un’onta squadernare il vecchio ma sempre utilissimo contropiede. Un’arte di cui – vedi Terni e il Tardini – la banda di Pirlo è maestra. E alla distanza, passata la buriana iniziale, si proverà ad assumere il comando delle operazioni, come successo a Cremona e, parzialmente, anche in terra emiliana.
Mister Andrea ha ovviamente la tentazione di confermare un undici che sta funzionando, ma ignorare il calendario fittissimo di impegni sarebbe pericoloso. Resta da decidere se l’inevitabile turn over sia consigliabile già al secondo match o al terzo in una settimana. Molto può dipendere dalle condizioni di Depaoli, un perno inamovibile, afflitto sia da un dolore alla spalla sia da qualche problemuccio muscolare. Altamente improbabile un ritorno di Ricci, ancora imballato, e di Giordano, ma anche Verre, sebbene atleticamente a posto, rischia una seconda esclusione per scelta tecnica. Crescono invece le quotazioni di Esposito, sempre più vicino ad esordire dal primo minuto nel ruolo di centravanti: potrebbe succedere al Sinigaglia ma più probabilmente a Marassi di fronte al Catanzaro.
La Samp in edizione esterna appare in grado di compiere qualsiasi impresa, sicché nei pronostici occorre puntare sulla “tripla”, peraltro auspicando che Pirlo trovi la medicina giusta per cancellare quei cali di concentrazione che si verificano soprattutto nell’ultimo quarto d’ora, il periodo storicamente più delicato.
PIERLUIGI GAMBINO