DAL CORTEO ALLA CONTESTAZIONE A MARASSI UNA GARA CHE NON CONTA

FOTO IPP/Alfonso Cannavacciuolo Genova 04-10-2015 Serie A 2015/2016 Sampdoria vs Inter NELLA FOTO tifosi Inter

L’appuntamento è alle 18.30 dell’ultimo venerdì di maggio in Corte Lambruschini, luogo non scelto a caso, ospitando, alla sommità di uno dei grattacieli, la sede della Sampdoria. Da lì partirà il corteo dei tifosi sampdoriani veso lo stadio Ferraris, dove all 20.45 si celebrerà il congedo casalingo dei blucerchiati, al campionato ma anche alla massima serie. Una passeggiata simbolica di migliaia di innamorati, il cui umore, però, sarà certamente condizionato dagli eventi in programma nelle ore precedenti il meeting. Improbabile, ma non da escludersi, che nel primo pomeriggio si sia tenuta in prima convocazione l’assemblea degli azionisti blucerchiati: sede in cui potrebbero maturare o essere annunciati sviluppi decisivi per il futuro del club. Più verosimile è un rinvio della riunione ufficiale a lunedì prossimo, ad una manciata di ore dalla prima scadenza d rispettare: quella legata agli stipendi relativi ai primi tre mesi del 2023, un giochetto da sette milioni. In quella data, comunque, i giochi saranno già stati fatti, o perlomeno impostati, nel bene come nel male.

Parecchi ostacoli, negli ultimi giorni, sono stati superati dai due soggetti interessati a tenere in vita la Samp, ma rimane una lotta disperata contro il tempo, e sotto quest’aspetto anche la condotta dell’attuale proprietario può risultare decisiva. Barnaba non è disposto ad accontentarlo, Raddrizzani accetterebbe un incontro: a che livello arriverà la disperanza resilienza del Viperetta?

Le due proposte si sviluppano in modo difforme. Quella del lombardo appare, sulla carta, più conveniente, ma non potrebbe passare attraverso l’assemblea. Il suo recente ingresso in pompa magna nel cuore della città e nel centro sportivo di Bogliasco ha diviso la piazza: c’è chi lo pprezzato e chi invece ne ha criticato la mancanza di sobrietà. Da non sottovalutare, al momento della decisione, l’influenza dell’ex patron Edoardo Garrone, da tempo schierato apertamente con Barnaba e pronto a finanziarne parzialmente l’iniziativa.

Entrambi i concorrenti vantano esperienze prestigiose nel mondo del calcio: Barnaba col Lille che ha sfornato campioni quali Osimhen, Leao e Maignan e Radrizzani con il Leeds, che ha riportato nella Premier League dopo decenni di assenza. La cessione del club inglese è vicinissima, ma la probabile retrocessione limerebbe non di poco la cifra incassata.

In chiusura, permetteteci però una’amara considerazione. Apprezzabile la recente accelerata dei pretendenti, ma è giusto chiedersi se non si sarebbe dovuto anticipare di un mese la discesa in campo, così da compiere i necessari step senza assilli. Assurdo sottoporsi al rischio che gli interventi si rivelino tardivi, pur considerando la tattica comune di guadagnare tempo per cercare di ridurre l’ammontare dell’operazione.

Quali che siano gli sviluppi della complessa vicenda (l’ottimismo però supera di gran lunga lo scoramento), all’interno dello stadio dominerà la freddezza, ma non si perderà la chance di mostrare l’amore di tutto un popolo verso la Sampdoria e i suoi colori. Non mancheranno gli striscioni per richiamare l’attezione generali sulla situazione del sodalizio ed è prevista una contestazione, più o meno plateale, nei confronti della squadra, che a San Siro ha sciupato l’ennesima opportunità di mostrare orgoglio e attaccamento alla maglia. C’è risentimento nei confronti di un gruppo che sarà anche immerso da mesi in una situazione societaria alquanto critica, ma avrebbe dovuto fornire risposte differenti sul piano dell’atteggiamento. Neppure mister Stankovic sarà risparmiato: al di là delle reiterate dichiarazioni belligeranti, sono troppe le lacune emerse nel suo lavoro.

I tifosi doriani anelano ad ottenere un’ultima, pallida soddisfazione e, almeno, a salire oltre quella quota 18 che tuttora rappresenta il bottino minimo di un club nella storia dei campionati a 20 squadre. Obiettivo alla portata, considerato che il Sassuolo pascola nel limbo della classifica e non ha più granché da dire in questo campionato. I neroverdi però giocano con animo libero e spesso si divertono e fanno divertire con il loro abituale 4-3-3 coraggioso e propositivo.

L’ultima Samp marassina dell’anno non si discosterà troppo dalla precedente. Alla squalifica di Gunter si sopperirà con Amione, pronto al ritorno dal primo minuto, mentre a centrocampo, con Cuisance ancora indisponibile, il trainer è alle prese con un dubbio: confermare i soliti uomini o concedere spazio a Paolini o Malagrida (squalificato nel campionato Primavera) per lanciare un messaggio futuristico alla piazza? In avanti, con Lammers acciaccato, c’è una maglia garantita a capitan Quagliarella, teoricamente giunto al commiato da un pubblico che lo ha profondamente amato ed è stato ampiamente contraccambiato. Ma siamo così sicuri che Fabio non ci ripensi e si presenti al prossimo ritiro blucerchiato, ovviamente in caso di serie B?

                        PIERLUIGI GAMBINO

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