Francesco Flachi tra passato e presente: “Grazie ai tifosi della Sampdoria. Al Gaslini per concludere questa avventura”

Presentazione "Una notte da 10"

Francesco Flachi, che oggi è atteso all’ospedale Gaslini a cui devolverà l’incasso della serata “Una notte da 10″, è intervenuto ieri sera su Antenna Blu durante la trasmissione “Un Calcio al Lunedì.

L’ex bomber blucerchiato riparte dalle emozioni provate la sera del 31 maggio. Il cosiddetto Flachi-day, che sia lui che i suoi tifosi hanno aspettato davvero per tanto tempo: “Devo ringraziare le mie ragazze per l’organizzazione è riuscito tutto benissimo e anche il pubblico che ha risposto alla grande. Se mi sono commosso? Sì, ma io mi commuovo facilmente anche mentre guardo i film. Quella serata lì è stata diversa per tutte le emozioni che sia la gente di Genova che il calcio sanno regalarmi. Vedere mio figlio vicino a me è stato davvero bello. Adesso concludiamo questa bella serata e questa avventura devolvendo l’incasso al Gaslini. Tutto è nato perché mi sentivo in dovere di salutare i tifosi della Sampdoria come meritano. Il mio saluto dal campo era doveroso perché mi sono sempre stati vicini”.

“Una bella serata e un giusto riconoscimento alla carriera di Francesco” le parole di Fabrizio Casazza presente in studio, oltreché sul campo della Sciorba lo scorso maggio, e che domani sarà presente insieme a Flachi al Gaslini.

Non poteva di certo mancare un commento sul difficile momento che sta vivendo la squadra blucerchiata con Francesco Flachi che è sempre rimasto legato ai colori blucerchiati: Sono molto legato ai tifosi della Sampdoria perché in questa squadra dei miei tempi è rimasto solo Quagliarella, il dottore e un po’ Angelo Palombo quindi la sento poco mia. Sono legatissimo con i supporter e mi dispiace in primis per loro. C’è anche la questione societaria che distoglie le concentrazioni dal campo. La squadra fa fatica anche per questo. Bisogna fare chiarezza perché le altre società si sono rafforzate mentre per me la Samp si è indebolita. Mi dispiace dirlo ma in questo momento la Sampdoria se la gioca con SPAL, Brescia, Lecce, Verona. Mi auguro che dopo possa cambiare marcia e migliorare. A gennaio bisogna fare qualcosa perché la Sampdoria, e Genova come piazza, non si merita quella posizione di classifica.

Circa 35 mila abbonati a Genova tra le due società, un dato notevole considerato il numero di abitanti del capoluogo ligure: “La città vive di calcio, ci sono due squadre con un derby tra i più belli di Italia anzi per me il più bello in assoluto. Bisognerà cercare di risollevare tutta la situazione anche perché Genova è stata sfortunata negli ultimi anni, gliene sono capitate di tutti i colori, se le squadre facessero bene risalterebbe ancora di più la città.

Trovare un “giovane Flachi” in campo oggi sembra esser difficile: “Non lo so anche perché trovare dei giocatori simili non sia facile. Noi siamo stati avvantaggiati perché abbiamo vissuto un calcio diverso. Un giocatore italiano che mi piace è Insigne, dribla, fa gol e li fa fare.”.

La squadra azzurra è ancora indietro rispetto ad altre nazionali ma il gap piano piano si sta riducendo:Mancini sta facendo un bellissimo lavoro, ha un centrocampo che ha me piace tantissimo ma bisogna cercare anche davanti di esser forti come altre nazioni. Si sta vedendo il suo lavoro, è normale che ci vuole un po’ di pazienza ma la nazionale sta facendo bene”

Firenze e Genova sono le città del cuore di Francesco Flachi e l’analogia tra la storia recente delle due società – quella viola e quelle blucerchiata – non poteva mancare: “La Sampdoria sta vivendo la stessa situazione che ha vissuto Firenze la scorsa stagione. Qui è cambiato tutto, è tornato l’entusiasmo. Guarda un giocatore come Ribery, un campione vero, che a 36 anni si è calato in una realtà nuova. È in grado di rende tutto più facile, anche le cose difficili. Ha carisma, ha personalità mi sembra di rivedere Maradona nell’anno dello scudetto”.

Infine, un pensiero sulla sua Sampdoria: “Noi eravamo un bel gruppo, sono stato davvero bene a Genova. Ho avuto la fortuna di giocare con grandi compagni ma soprattutto grandi persone nonostante io abbia fatto un po’ il bischero. Si è visto quando hanno accettato tutti il mio invito e per questo li ringrazio”. 

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