Gabriel Silva e Fiamozzi: “Pronti a scendere in campo”
di Franco Avanzini –
Sono pronti per giocare, anzi, uno dei due ha già indossato la casacca rossa e blu del Genoa. Parliamo di Gabriel Silva e di Riccardo Fiamozzi, ultimi arrivati al Grifone che vogliono dimostrare a tutti le loro qualità. Terzini entrambi, uno sinistro e l’altro destro, hanno ben chiaro quale sia il loro compito in campo. “Terzino è colui che attacca e difende allo stesso tempo – commenta il brasiliano – In Brasile tendevo maggiormente ad attaccare. Qui in Italia ho imparato anche a difendere”. L’ex Pescara ammette: “Fare il terzino per me significa creare la superiorità numerica a favore della propria squadra”. Punti di forza e punti deboli? “Attaccare è senz’altro il mio punto di forza – prosegue Gabriel Silva – Difendere un po’ meno. Ecco su quest’ultima cosa devo migliorare”. Per quanto riguarda invece Fiamozzi: “Io sono nuovo della categoria e devo ancora dimostrare tutto. Ogni cosa fatta sino a ieri si è azzerata. Da oggi si comincia una vita tutta nuova”.
Milano prossima trasferta casa Milan. “Contro i rossoneri dobbiamo cercare di fare i tre punti. Non sarà facile ma in settimana abbiamo lavorato molto bene”, parole e musica del brasiliano. L’italiano: “Non dobbiamo guardare in faccia nessuno ma cercare sempre di fare punti su qualunque campo, quindi anche a San Siro”. Stadio quest’ultimo che Fiamozzi conosce bene. “Ho passato 4 anni al Milan dove ho fatto la trafila nelle giovanile. Non nutro alcuna rivalsa però nei loro confronti”. Uno ha esordito col Grifone a Torino, casa Juventus, l’altro potrebbe farlo domenica prossima. “Ero pronto a scendere in campo anche se non me l’aspettavo subito, appena arrivato”. racconta Gabriel Silva. “Io sono pronto. Starà al mister decidere se utilizzarmi o meno” replica Fiamozzi.
Giocare a fasce invertite? “Io a destra ho giocato qualche volta – conclude Gabriel Silva – Preferisco che a farlo sia lui però”. Aggiunge Fiamozzi: “A destra ho giocato solamente una volta. Quel lato del campo è il suo”.
