Genoa Napoli: 1-2 ma la partita della vita sarà domenica…

Un risultato che tutto sommato riflette la prestazione in campo. Napoli padrone del gioco e Genoa che solo quando si sente franare il terreno sotto i piedi prova la riscossa.

Inutile sottolineare come questa non fosse la partita che avrebbe dovuto portare punti, però è innegabile come ogni incontro si speri possa portare fieno in cascina, soprattutto adesso che il fieno è sotto il livello di guardia. Il Grifone attende e si difende con ordine, il Napoli macina gioco, passaggi ma punge poco. La rete infatti arriva solo allo scadere del primo tempo per uno dei soliti colpi di biliardo ai quali ci ha abituato Mertens: Perin può solo spezzarla con la punta delle dita, la palla – telecomandata – si infila radente il palo lontano. Giusto, nulla da eccepire. Il Napoli è in salute, il Genoa ad esser generosi è in convalescenza.

Eppure… Bastano una manciata di minuti nella ripresa per ritrovare morale: corner regalato e zuccata vincente di uno degli eroi della partita in Friuli. Goldaniga insacca e il Grifone si ritrova di colpo bello, mentre il Napoli stranamente impaurito vacilla per una decina di minuti.

Poi nella più classica delle azioni veloci in verticale Lozano appena entrato affonda come nel burro e realizza il gol che di fatto chiude i giochi.

Il Genoa comunque ci prova, la squadra pressa, il Napoli rincula, con ordine, ma sono pochissimi gli squilli al portone di Meret che rimane ben chiuso.

Punti persi? No, sarebbero potuti essere solo guadagnati. Però il Lecce contro la Lazio ha cambiato passo e buttato alle proprie spalle proprio il Grifone.

La madre di tutte le partite sarà domenica, vittima da sacrificare all’altare della serie A, la Spal. Non sarà facile, anzi. Con la pressione che ogni ora sale, bisognerà avere calma.

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