Genoa Verona: 2-2 si scrive Badelj, vuol dire mezzo miracolo

Continua la striscia positiva del Genoa (e siamo a 7), nonostante i due gol incassati e ultimo quarto d’ora in 10 per l’infortunio di Pellegrini. Insomma un sabato sera che parrebbe storto ma che non complica il cammino rossoblù. La banda di Ballardini continua a fare punti anche quando la partita non è di quelle più indicate.

Il Verona è quello solito: solido, veloce, organizzato. Juric si presenta a Genova con tantissimi ex; se non è un record poco ci manca. Primo tempo favorevole agli ospiti che passano in vantaggio grazie a Ilic che batte Perin dopo una bella azione sulla destra. Poi Lasagna si mangia un gol grosso come una casa a tu per tu con il portiere di casa. Il colpo del ko non riesce e il Grifone resta vivo, attaccato alla partita.

Così nel secondo tempo entra Eldor che tempo una manciata di secondi fa 1-1 sfruttando uno svarione difensivo. Ma il Genoa è comunque timido, non riesce a giocare come nelle scorse giornate e Lasagna – ancora lui – lo grazia con un palo ancor più clamoroso del precedente errore del primo tempo. Ci pensa Faraoni però che raccoglie una respinta difettosa di Perin e infila l’angolo in alto a sinistra del portiere.

Il Genoa accusa il colpo, costruisce poco, è nervoso. Il tempo passa e Pellegrini nel giorno del suo ritorno esce per infortunio al 78°. Sembra la fine, il cronometro gira inesorabile. Fino al minuto 95 quando un angolo conquistato con i denti e col cuore regala una palla magica a Badelj posizionato al limite dell’area. Un colpo da biliardo che si infila in porta. Esplode la Nord, quella che è in casa, davanti alle tv o attaccata alla radio.

Ballardini continua a portare avanti i suoi, impresa dopo miracolo. Il Grifone è squadra difficile per tutti.

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