IL 2 GIUGNO RITORNA IL GIRO DELL’APPENNINO SELEZIONE ALLA GUARDIA, ARRIVO A GENOVA

“Sono gli organizzatori del Giro d’Italia ad averci copiato,  e non viceversa” – affermano fieri i dirigenti dell’Us Pontedecismo Ciclismo, capitatanti dal solerte Enrico Costa. Il riferimento è all’arrivo in cima a via Venti Settembre, nel cuore di Genova, che oltre alla corsa rosa caratterizza il Giro dell’Appennino, la classica di primavera giunta all’edizione numero 83. Attorno alle 15.30 di giovedì 2 giugno (la prima volta che l’evento ciclistico coincide con la Festa della Repubblica) i primi corridori si sfreceranno sul traguardo, al termine di un mezzo chilometro in salita di straordinario fascino. Le telecamere Rai renderanno immortale anche questo momento dopo aver regalto agli appassioati dei pedali altri scorci fantastici del nostro entroterra.

Basta qualche numero per misurare l’entità dell’impegno che attende i corridori al via: circa 200 i chilometri del tracciato, con oltre tremila metri di dislivello. Ben cinque i Gran Premi della Montagna, posti a Fraconalto, Crocefieschi, Crocetta d’Orero, Pietralavezzara e Madonna della Guardia, E proprio quest’ultima salita, riconfermata dopo essere stata introdotta nell’edizione 2021, dovrebbe provocare la selezione definitiva in vista dell’arrivo. Ma si prevede una gran battaglia anche in un altro segmento di corsa adatto ai grumpeur: l’ascesa alla Bocchetta sino alla località Vixella, con punte di pendenza prossime al 19 per cento.

Altri momenti di agonismo saranno rappresentati dai  Traguardi Volanti, che alcuni Comuni toccati dalla corsa gestiranno con tanto di premi ai vincitori.

La partenza ufficiale, in ossequio alle ultime edizioni, è prevista alle 11 a Novi Ligure, presso lo stabilimento Elah Dufour, ma quella reale è collocata, come in passato, nel paese attiguo di Pasturana. I ciclisti, oltrepassate Serravalle, Cassano Spinola, Pozzolo Formigaro e Novi Ligure, si dirigeranno verso Gavi e da qui saliranno alla Castagnola (prima autentica asperità) per poi scendere veloci verso Borgo Fornari, giungere a Busalla e montare verso Crocefieschi, meta alternativa scelta per via della chiusura parziale, per lavori, della Statale dei Giovi.  Si piomberà quindi verso Casella per affrontare l’erta di Crocetta d’Orero e da qui calare secchi verso la Val Polcevera, nel territorio genovese. Da Morigallo, ecco il passaggio a Sant’Olcese per tornare a Crocetta d’Orero prima di rienteare a Morigallo e svoltare verso Pontedecimo, arrivare a Campomorone e dirigersi verso Pietralavezzara (a metà della Bocchetta) prima di raggiungere Isoverde, Campomorone e attraversata Lencisa, iniziare a salire verso la Madonna della Guardia, dove si potrà scorgere in lontananza il centro di Genova, meta successiva con tanto di passaggio sulla Sopraelevata, propedeutico all’ultimo sforzo, dalla Foce allo striscione conclusivo.

Un percorso splendido, con parecchi punti in cui si prevede qualche fuga, singola o di gruppo. Il cast dei circa 140  partecipanti dev’essere ancora completato, come avviene quando una corsa s’interseca tra altri appuntamenti prestigiosi: d’altronde, l’Appennino è programmato subito a ridosso del Giro d’Italia e appena prima del Giro del Delfinato. 

Non mancheranno comunque i campioni, a partire dallo sloveno Jan Polanc, vincitore del Trofeo Laigueglia, la corsa in abbinata allìAppennino per un unico trofeo comulativo, il Challenge Liguria. Eppoi Quentin Hermans, vittorioso nell’edizione 2021 e recente secondo alla Liegi-Bastogne-Liegi, Domenico Pozzovivo (in forse la sua presenza, ma non della sua squadra) e Oliviero Troia, ligure di Bordighera, che su queste strade è stato protagonista in età giovanile. Non mancheranno inoltre due team iscritti anche al Tour de France.

Siccome l’Appennino è anche solidarietà e fratellanza, ecco un’iniziativa inedita, resa purtroppo attuale dalle vicende belliche internazionali. Merecoledì 1 giugno, vigilia del Giro, andrà in onda una tappa speciale intitolata “Pedaliamo con i Campioni Ucraini per la Pace”, con partenza alle 11 dal centro commerciale L’Aquilone a Bolzaneto e arrivo verso le 12 al Passo della Bocchetta Tra i partecipanti il campione ucraino in carica Andrii Ponomar, il miglior under 23 ucraino, Maksym Bilyi, la lituana campionessa del mondo Eita Pucinskaite e due volti notissimi come il 51enne Davide Rebellin e Luca Raggio, genovese, ex professionista. Un mazzo di fiori sarà deposto in cima al Passo, davati ai cippi in memoria di Fausto Coppi e di Luigin Ghiglione, mitico organizzatore dell’Appennino.

Infine, un premio speciale, il traduzionale Appennino d’Oro, sarà conseguato quest’anno a Gianni Savio, manager del team Drone Hopper-Androni Giocattoli, grande dirigente del nostro ciclismo.

               PIERLUIGI GAMBINO

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