Juric: “Anche noi a San Siro abbiamo molto da perdere”

di Pierluigi Gambino –

Rotto finalmente il ghiaccio a Cagliari, Ivan Juric non si sente al riparo dalla tempesta: “Parlate di serenità? L’avevamo anche prima, nonostante i risultati negativi. Proveniamo da un’ottima settimana di lavoro, ma guardando la classifica non c’è proprio da stare allegri..”.
Per la prima volta, il Genoa si presenta in campo con una situazione psicologica migliore rispetto a quella dell’avversario, ma l’allenatore non si fida di questo Milan disastrato e contestato: “La squadra rossonera aveva iniziato benissimo la stagione. Poi ha pagato i moltissimi calciatori nuovi inseriti: era ovvio che servisse tempo. Nou, comunque, non dobbiamo guardare troppo all’antagonista, ma pensare a noi stessi, a fare la nostra partita. Di sicuro non ci troveremo di fronte una formazione abbattuta dalla sconfitta in extremis nel derby: il Milan vanta molti calciatori capaci di affrontare certi momenti. Senza trascurare che la mancanza di risultati potrebbe addirittura accrescere la loro concentrazione”.
E’indubbio, comunque, che nell’isola il Grifone abbia voltato pagina. Il mister osserva. “Già prima avevamo fiducia nel nostro gioco e nelle idee che portavamo avanti. Il successo in Sardegna rappresenta un premio per questo nostro atteggiamento. Tutti abbiamo apprezzato il primo tempo di Cagliari, da noi stradominato, ma ad essere sincero io ho apprezzato maggiormente la ripresa, quando la squadra ha saputo mantenersi concentrata sino in fondo. Ora ci aspetta un’altra gara a San Siro, dove il mio Genoa ha dimostrato, contro l’Inter, di poter mettere in difficoltà qualsiasi rivale. Ripeto, andiamo a Milano intenzionati a giocare la nostra partita e, possibilmente a fare punti”.
L’importante, insiste il croato, sarà respingere i pensieri felici che portano dritti ad un Milan in disarmo. “Nelle file rossonere troviamo molti ottimi giocatori, e nel loro gioco emerge chiaramente il lavoro del tecnico. Nonostante i numerosissimi innesti nell’ultimo mercato, si vede già un’identità, e per molti tratti si è notata una certa qualità nella manovra. Sappiamo di dover affrontare in questo match molte difficoltà. Altro che Milan sballottato a tutti i livelli: anche per noi c’è molto da perdere. In classifica abbiamo pochi punti e, di conseguenza, dobbiamo povare a sfruttare al meglio quest’occasione”.
Tra gli ex più attesi annoveriamo senz’altro Tarrabt, che nella Milano rossonera aveva alternato luci e ombre. A Juric va il merito di aver recuperato al grande calcio un talento che pareva ormai sprecato in via definitiva. “Dite che il ragazzo ha fatto registrare un vero salto di qualità? Io lo aspetto ancora: dovrà dimostrarmi che, una volta raggiunta la forma, saprà esprimersi nel lungo periodo con continuità”.
Se l’algerino è uscito dal tunnel, uno suo compagno, ancor più discusso di lui, attraversa un momentaccio. “Io – precisa Juric – non ho alcuna precluzione nei confronti di Centurion e vi garantisco che osservo soltanto il comportamento di un giocatore durante gli allenamenti senza mai sindacare la sua vita privata. Io non escludo e non avvantaggio nessuno rispetto ai compagni. Purtroppo ho 25 giocatori da gestire, sicché in fase di partitella debbo lasciare fuori due o tre elementi. Capisco che sia difficile accettare l’accantonamento ma le mie scelte sono sempre serene”.
Capitolo formazione. “Ho due o tre ballottaggi da scioglire” – confessa il tecnico rossoblù, che in primis ha il compito di decidere tra Lapadula (“E’ a posto e disponibile”) e Galabinov per il ruolo di centravanti, con la forte prospettiva di una staffetta tra i due. Le altre maglie da assegnare riguardano il terzo centrocampista centrale, con l’esperto Rigoni favorito su Omeonga, e forse l’esterno destro, con Rosi insidiato da Lazovic. Tutti dubbi suggeriti anche dal turno infrasettimanale, che mercoledì vedrà il Genoa opposto al Napoli. Sul fronte infermeria, lievi progressi per Cofie, ancora ricoverato in ospedale per un’infezione.

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