L’82° GIRO DELL’APPENNINO CON UNA NOVITA’ LA SALITA AL SANTUARIO DELLA GUARDIA

L’amore per il ciclismo e la fedeltà alla tradizione sono più forti della pandemia e anche di qualche altro intoppo. Il Giro dell’Appennino non si è mai fermato, neppure l’anno scorso, ed è pronto a celebrare l’edizione numero 82 con qalche novità più o meno forzata ma sicuramente in grado di accrescere l’interesse di un appuntamento sempre coinvolgente ed affascinante, capace di attirare sule strade della Liguria centrale e del Basso Piemonte decine di migliaia di appassionati dello sport del pedale. L’appuntmento è per il 24 giugno, data ideale per esaltare non solo le qualità dei 133 corridori iscritti – in rappresentanza di 19 team, italiani ed esteri, – ma anche le bellezze di un tracciato estremamente vario e selettivo. Rispetto al solito, stavolta la salitza della Bocchetta, uno dei “momenti clou” della competizione, non entrerà nel percorso causa una frana nella discesa verso Voltaggio, ma gli organizzatori dell’US Pontedecimo hanno posto rimedio come meglio avrebbero potuto, proponendo ai ciclisti un’altra erta impegnativa, che attraverso decine di tornanti condurrà i partecipanti al Santuario della Guardia, da raggiungere non attraverso la via del Giro d’Italia ma dal versante orientale, con passaggi a Gazzolo, Torbi e Lencisa. Proprio dal piazzale del Santuario partirà la discesa che condurrà all’eplogo del Giro: nove chilometri “rompicollo” prima di ioltrarsi nella periferia di Genova e da qui guadagnare il centro della città, precisamente via Venti Settembre, dove sarà posto l’arrivo, previsto attorno alle 16, Improbabile che al terimne dei 7 chilometri (con punte del 18 per cento di pendenza) che condurranno al Santuario, dove sarà fissato il Traguardo della Montagna intitolato al mitico Luigin Ghiglione (indimenticato organizzatore numero uno nella storia dell’Appennino) si presenti il gruppo compatto, ma è altrettanto certo che la successiva discesa verso la Superba garantirà la selezione decisiva. Se escludiamo l’inevitabile rinuncia (ma solo per quest’anno…) alla Bocchetta, la gara si snoderà su zone conosciute, con ritrovo nell’abituale a Pasturana (piccolo comune nei pessi di Novi Ligure) e partenza ufficiale davanti allo stabilimento Elah Dufour. Il passo della Castagnola quest’anno sarà affrontato una volta, ma non mancheranno alte salite in grado di infiammare la corsa: verso Crocefieschi a quota 900 metri, ma anche verso Orero, prima della suddescritta novità, la Guardia. “La Liguria e le colline piemontesi si presentano in tutta la loro bellezza al mondo dei corridori: un mondo di professionisti, di amatori, di appassionati e in questi ultimi tempi anche di tanti ciclisti urbani che ama questi percorsi – sottolinea Enrico Costa, al suo secondo Giro dell’Appennino da presidente -. Quest’edizione della corsa si presenta particolarmente attraente per le novità del tracciato con una sfida che sarà sicuramente ad altissimo livello. Una gara che si rinnova dal 1934 e che ha la fortuna di essere amata e sostenuta dalle comunità, dai numerosi comuni attraversati dalla corsa e dalle tante istituzioni che ci consentono di essere ogni anno al via”. ​L’Appennino, d’altronde, vive anche di tradizione ed intende tener vivo l’aggancio con un passato glorioso. Correva l’anno 2007 quando il Giro d’Italia omaggiò il centenario dell’U.S. Pontedecimo Ciclismo con la tappa Lido di Camaiore-Santuario di N.S. della Guardia, la più lunga di quell’edizione. Si attraversò tutta la riviera ligure dal confine toscano a Genova; dopo il passaggio attraverso Pontedecimo, sullo storico traguardo del Giro dell’Appennino di Piazza Arimondi, e dopo 249 chilometri, vinse Leonardo Piepoli, e la maglia rosa cambiò proprietario, passando dalle spalle di Marco Pinotti a quelle di Andrea Noè. “Quest’anno – continua Costa – il miglior piazzamento complessivo tra l’82 ° Giro dell’Appennino e il 58° Trofeo Laigueglia assegnerà il Challenge Liguria alla sua quarta edizione. Ed intanto è sorta la proposta di istituire un Museo del Ciclismo a Pontedecimo fino ad organizzare i Campionati Europei di Ciclismo nel 2024 nell’ambito di Genova Capitale Europea della Sport. In questo modo il Giro dell’Appennino si conferma uno strumento ideale per la promozione della città”. L’Appennino però non è solo un appuntamento pur prestigioso legato all’agonismo. Per gli appassionati, ecco un appuntamento scientifico collaterale di indubbio interesse: il convegno “In salute sull’Appennino: la longevità in ambito sportivo” che il Comune di Sant’Olcese promuove con il patrocinio dell’U.S. Pontedecimo sabato 26 giugno a Villa Serra. Non solo, è anche in programma Il Sale sulle Ruote”, una nuova avventura ciclistica su strada senza supporto che si svolge sul territorio Ligure: 678 km e 12500 mt. di dislivello cumulativo viaggiando su e giù tra la costa e l’entroterra della Liguria. Un evento, che partirà da Genova proprio il 24 giugno, finalizzato all’acquisto della piattaforma robotica “FREEDOM EVO 100” fondamentale per i ricercatori della Fondazione Malattie Renali del Bambino. In contemporanea, al Centro Commerciale L’Aquilone di Bolzaneto andrà in scena una mostra sulla “Valpolcevera verticale” con le foto dei campioni che hanno combattuto sulle strade del Giro dell’Appennino e tante altre immagini dei Comuni della zona, che rappresentano un terreno di conquista per i ciclisti, anche quelli occasionali, amanti dello sport e della contemplazione, oltreché pronti ad affrontare saite come quelle che gli agonisti dell’Appennino hanno battuto in tutti questi anni ricchi di passione, L’importanza della corsa si misura anche attraverso la partecipazione e le parole espresse dalle autorità presenti al vernissage, svoltosi nell’auditorium dell’Acquario di Genova. Simona Ferro, dq qualche mese Assessore allo Sport della Regione Liguria, ha dichiarato: “Per me è un vero piacere potere assistere nella mia nuova veste a questa edizione del Giro dell’Appennino che si svolge per molti chilometri sulle strade della nostra regione. Vero che mancherà il classico appuntamento con la Salita della Bocchetta, ma il passaggio lungo i tornanti della Madonna della Guardia nel giorno di San Giovanni renderanno questa corsa un simbolo di ripartenza oltre che il solito evento eccezionale di sport”. Stefano Anzalone, Consigliere Delegato allo Sport del Comune di Genova, si è unito al coro di complimenti: “Sono molto felice che in questo 2021 si svolgerà nuovamente nella nostra regione l’82° Giro dell’Appennino, una delle più antiche e tradizionali competizioni sportive. n questo difficile momento storico, il Giro dell’Appennino torna a testimoniare che lo sport persevera senza rinunciare alla ​grande forza interna che lo muove e promuove. E stato un anno difficilissimo per tutto lo sport , ma il ciclismo , una delle discipline più “pure e faticose”, è diventato per molti uno sport ritrovato. Salire sulla bicicletta è diventata una forma di libertà ritrovata, una nuova sfida che ha avvicinato le persone comuni agli atleti. Anche quest’anno, grazie alla determinazione dell’Unione Sportiva Pontedecimo in collaborazione con le amministrazioni cittadine, potremmo nuovamente assistere ad un meraviglioso spettacolo sportivo”. Infine, Beppe Costa, presidente e amministratore delegato di Costa Edutainment: “Siamo felici di poter dare un supporto a questa importante manifestazione sportiva che valorizza la nostra regione. In un periodo così complesso possa essere un segnale di ritorno alla normalità per tutti e in particolare per i territori che faranno da cornice alla competizione”. PIERLUIGI GAMBINO

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.