Paolo Bargiggia: “Samp in corsa per l’Europa ma con la partenza di Gabbiadini la squadra ha perso un consistente numero di gol”

di Valentina Cristiani –

1 Bargiggia

Se fatto con equilibrio questo lavoro ti può permettere una vita privata. Io sono stato sposato 20 anni ed ho due meravigliosi figli maggiorenni. Certo, se fatto ad alti livelli, rischia di amplificare quell’egocentrismo che c’è in ognuno di noi e quindi farti perdere un po’ il senso della realtà. Adesso che per scelta ed opportunità non faccio più l’inviato, certo che ho più tempo da dedicare al mio privato. In passato ho certamente trascurato i figli in crescita ed un po’ la famiglia in generale” – ci confida l’esperto di mercato Mediaset, Paolo Bargiggia, giornalista professionista dal 1992. Fuori dalle righe e controcorrente nello stile. Il look rappresenta, senza dubbio, la sua personalitàMi piace la barba lunga. L’ho portata anche due anni fa in un periodo particolare ma poi l’avevo tagliata per l’estate…”

Paolo, come valuti la stagione blucerchiata a tre giornate dal termine?

La Samp a mio avviso ha raccolto più del suo valore assoluto”.

In che senso?

Merito iniziale dell’allenatore che ha costruito una squadra molto forte fisicamente e capace di ripartire, giocando molto all’italiana.  Poi da dicembre un mercato poco condiviso tra patron e tecnico, l’arrivo di Eto’o e la flessione dei migliori o gli infortuni, come Eder, hanno rallentato il passo”.

“Siamo più imprecisi e meno brillanti in attacco, ma può essere normale dopo un anno nel quale abbiamo tirato tanto, ancora però non è compromesso nulla…” le parole di Palombo in mixed zone al termine della gara con la Juve.

Sulla valutazione della fase offensiva fatta da Palombo, trovo che la squadra, perdendo Gabbiadini, in assoluto abbia perso un consistente pacchetto di gol. Eto’o dignitoso, ma oramai non più così bomber”.

bargiggia_paolo_5“Bisogna crederci, serve fiducia” come dice Mihajlovic, per abbracciare il sogno Europa?

Per l’Europa League la classifica è li da vedere, condivido le parole di Sinisa”.

La netta vittoria a Udine ha fatto dimenticare la flessione dell’ultimo periodo e le voci sulla possibile partenza del mister?

Quando una squadra sa che molto probabilmente nella successiva stagione non verrà più giudicata dallo stesso tecnico, può succedere che perda intensità anche a livello inconscio, ma non credo che questo fatto incida molto”.

Se tornassi indietro cambieresti qualcosa del tuo percorso?

Rifarei tutto dal punto di vista professionale”.

Il progetto lavorativo che più ti ha gratificato?

Quello che mi ha caratterizzato in assoluto è stato lo specializzarmi nel Calciomercato”.

Vorresti dire grazie a…

Devo ringraziare tanto i miei genitori che mi hanno permesso di realizzarmi senza mettermi pressione e sostenendomi economicamente nei tempi delle collaborazioni poco retribuite”.

Come vivi la rivalità nell’ambiente televisivo e com’è il livello della categoria?

Nel giornalismo ce n’è molta, è giusto che sia così, dovrebbe essere uno stimolo per tutti. Io personalmente mi nutro ancora di queste rivalità, ma il livello medio della categoria è sceso molto, l’inflazione di siti, radio e tv locali ha abbassato molto il target e quindi il senso di competizione”.

BargiggiaCi racconti brevemente le tappe principali della tua carriera che ti hanno portato a diventare il giornalista affermato che sei?

Dall’89 al ‘94 ho lavorato al Corriere dello Sport Stadio, redazione di Milano, eccetto un anno dove sono stato trasferito alla redazione centrale di Roma. Al Corsport ho fatto lavoro di inviato prima sugli sport vari come basket e volley e poi soprattutto sul calcio, seguendo Milan, Inter e la Lega Calcio. In particolare però mi sono specializzato sul Calciomercato. Da fine ’94 ad oggi lavoro a Mediaset, tra campionato italiano e interviste, oltre ad essere inviato sulla Champions League dove ho seguito 4 finali sul campo”.

Quali sacrifici hai dovuto affrontare per raggiungere i tuoi obiettivi di carriera?

Non ho la percezione di aver fatto grossi sacrifici, tanto mi piaceva e mi piace il lavoro”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.