Samp, Ferrero presenta ‘Una vita al Massimo’: “Leggetelo, vi divertirete e farete del bene. La Sampdoria era nel mio destino”

imagedi Marco Bovicelli – La presentazione di Walter Zenga in mattinata, questo pomeriggio (alla Feltrinelli di Genova) quella della sua biografia “Una vita al Massimo”, scritta a quattro mani con il giornalista di Sky Alessandro Alciato ed edita da Rizzoli. Giornata intensa per Massimo Ferrero, come molte della sua vita vissuta con irriducibile fantasia, passione, orgoglio, purezza e geniale incoscienza che lo hanno portato a diventare imprenditore cinematografico prima e presidente della Sampdoria poi.

La biografia – “Questa non è una biografia come le altre, ci sarebbero voluti 830 libri a scrivere tutta la mia vita: in questo libro ho messo vent’anni della mia vita, quelli dagli otto-nove anni ai ventotto e tutto quello che ci ho messo dentro è verità. È una biografia divertente e cosa più importante, il mio ricavato andrà al Gaslini per acquistare un macchinario di cui hanno bisogno, se riusciremo tutti insieme a regalarglielo bene, altrimenti bene uguale perché glielo regalo io lo stesso”.

La Sampdoria – “È diventata il mio nuovo amore da un anno a questa parte. Proprio oggi festeggio l’anno di presidenza, un anno fantastico, anche se io sono uno che non si accontenta mai e alla fine abbiamo mollato troppo, ma sto lavorando per migliorarla ogni giorno di più”.

Lo stadio – “È un’idea che non ho abbandonato, ditelo al vostro sindaco. Genova è una città bellissima e uno stadio come quello che ho in mente sarebbe un valore aggiunto, intanto però anche se non è il mio metterò un milione e mezzo per rifare il campo del “Ferraris” che dovremmo iniziare a gestire”.

Mercato – “Eder? Ho già rifiutato un’offerta di 9,5 milioni, se ne arriva una da 15 è lui però a voler partire, perché vuol dire che gli danno 3 milioni a stagione. Il Milan? Ad una squadra italiana non glielo do, ma non potrò trattenerlo se vorrà andare via, è il calcio. Guardate Obiang, voleva andare via e non ho potuto fare diversamente.

Europa – Ci andremo, punto. Ce la siamo guadagnata sul campo e c’è il precedente del Torino che l’anno scorso è andato al posto del Parma, se non ci vado io non ci va nessuno”.

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