SAMPDORIANEWS.NET: “Dal punto esterno alla classica gara da tripla”

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Sampdorianews.netQuello di Verona contro il Chievo rappresenta un buon punto per diversi motivi: permette alla Sampdoria di inanellare il terzo risultato utile consecutivo e di interrompere la striscia negativa in trasferta. Inoltre i clivensi sono sempre squadra molto ostica da affrontare specie, come in questo caso, se affrontati dopo tre sconfitte consecutive.

Sul piano del gioco, però, la Sampdoria ha fatto a mio avviso un grosso passo all’indietro: uscendo dallo stadio dopo la gara con l’Empoli ero contentissimo di quello che avevo visto, perché i blucerchiati avevano provato a giocare palla a terra per tutta la durata della partita e anche con discreti risultati. Mi importava poco del mezzo passo falso casalingo, avevo intravisto finalmente una strada che poteva essere quella buona da seguire. Gioco veloce, palla a terra, scambi nello stretto. Insomma, Soriano e compagni avevano messo in mostra a mio avviso la gara tatticamente migliore della stagione.

E i primi venti minuti di Verona continuavano a farmi sperare bene, la Sampdoria ha cominciato con il piglio giusto, tenendo la palla bassa e passando velocemente in vantaggio grazie al nono sigillo stagionale di Eder imbucato ottimamente da un Carbonero ancora una volta positivo. Intorno alla metà del primo tempo la squadra di Walter Zenga ha cominciato però ad abbassarsi troppo, a concedere troppo spazio ai giocatori del Chievo. E ben presto ha pagato dazio, con una bella lezione su come non dovrebbe mai prendere goal una squadra in vantaggio: in contropiede.

Non nasconderò che anche i cambi operati da Zenga mi hanno lasciato qualche dubbio: va bene togliere un Muriel apparso spento (anche se sui suoi piedi è capitata l’occasione più nitida del secondo tempo e da una sua iniziativa è partita l’azione del goal di Eder), ma perché mettere Soriano? E poi Cassano per Eder? Due giocatori bravissimi a mettere in porta gli attaccanti, ma se gli attaccanti non ci sono… Chiaro che Zenga è colui che meglio conosce la squadra, ma qualche dubbio rimane. Prendiamoci il punto, che ci serve per muovere la classifica per la terza volta di fila e per interrompere la serie di sconfitte lontano da quel Ferraris dove domenica arriverà forse l’avversario più difficile da affrontare in questo momento.

La Fiorentina di Paulo Sousa gioca in assoluto il miglior calcio della Serie A ed è prima con merito. Per la Sampdoria il compito sarà arduo, ma già contro Roma e Inter i blucerchiati hanno dimostrato di esaltarsi nell’affrontare grandi squadre al cospetto del proprio pubblico. Per questo Sampdoria-Fiorentina rappresenta la classica gara da tripla, con i viola decisamente superiori che si troveranno però al centro di un catino ribollente dove, finora, nessuno è riuscito a portarsi a casa i tre punti. La trasferta europea dei fiorentini contro il Lech Poznan potrà essere sicuramente un elemento a nostro favore: quella con i blucerchiati sarà infatti la sesta gara che la Fiorentina affronterà nell’arco di due settimane, e un po’ di stanchezza potrebbe essere fisiologica.

La Samp dovrà mettere comunque in campo tutto, perché contro squadre di questo calibro il minimo calo di concentrazione e di grinta può essere fatale. E se, magari, si riuscisse a tenere la palla bassa per esaltare le qualità di giocatori come Soriano, Fernando, Muriel e Eder uscirei di nuovo contento come contro l’Empoli, a prescindere dal risultato finale.

Alberto Boffano www.sampdorianews.net

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