SAMPDORIANEWS.NET: Forza Sampdoria, non mollare proprio all’ultimo chilometro

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Il San Paolo rimane un campo tabù per la Sampdoria, con la vittoria che manca ormai dal lontano 1998. Ma diciamocela tutta, la cosa che è mancata nella gara contro il Napoli non è stata solo la vittoria: nonostante il vantaggio dopo 12’, costruito peraltro con una bella iniziativa sull’asse Soriano-Eder, i blucerchiati si sono sciolti come neve al sole di fronte ad un Napoli certamente più forte e certamente tra le squadre più in forma del momento. Ciò che contava, a parer mio, non era tanto il risultato ma la prestazione; prendere un’imbarcata rischiava di minare la fiducia del gruppo. Con la Sampdoria quinta in classifica e in piena corsa per l’Europa League non riesco davvero a capire le critiche che piovono da qualche ora sulla testa dei giocatori e, soprattutto, sulla testa di mister Mihajlovic reo secondo alcuni di aver già la testa alla prossima stagione che potrebbe vederlo seduto sulla panchina proprio del Napoli (d’altronde quando perdemmo a San Siro contro l’Inter o all’Olimpico contro la Lazio si arrivò a dire che il serbo favoriva le sue ex squadre). Intendiamoci, che la Sampdoria sia in difficoltà mi sembra evidente, anche se forse con un po’ di fortuna in più con il Cesena sarebbero arrivati i tre punti e oggi staremmo parlando di ben altro. Ma in un momento così fondamentale del campionato è necessario che il pubblico si stringa intorno alla squadra e l’aiuti a superare questo momento di scarsa brillantezza in modo da condurre in porto una stagione che, comunque vada, rimane importante.

A dispetto delle inseguitrici, che prendono il nome di Genoa e Torino (continuo a considerare l’Inter un po’ troppo lontana e discontinua), la Sampdoria gode a mio avviso di un calendario favorevole con tutte, o quasi, avversarie con ormai poco da chiedere al campionato. E, aspetto che potrebbe giocare un ruolo molto importante, lunedì 11 maggio a Marassi è in programma proprio lo scontro diretto tra rossoblù e granata. Chiaramente in Europa non ci si va solo col calendario migliore, le partite vanno giocate e i blucerchiati dovranno dare il 110% per centrare questo obiettivo. Le  due gare interne di fila contro Verona e Juventus potranno rappresentare allora il crocevia della stagione, la truppa di Mihajlovic è a questo punto obbligata a battere gli scaligeri e, se le concorrenti continueranno a correre, a conquistare almeno un punto contro la squadra di Allegri che tutti noi speriamo possa arrivare al Ferraris distratta dalla semifinale di Champions contro il Real Madrid in programma tre giorni dopo. Ciò non significherebbe in nessun modo archiviare la pratica Europa, ma sarebbe un bel passo in avanti mantenere invariato, o allungare il distacco alla vigilia dello scontro diretto tra Genoa e Torino. Senza dimenticare che, considerando la Lazio finalista di Coppa Italia tra le prime cinque a fine campionato, anche il sesto posto significherebbe Europa e con una Fiorentina che in campionato pare in caduta libera questo fattore può giocare un ruolo importante.

Se poi vogliamo fare gli schizzinosi perché arrivare sesti significherebbe giocare il turno preliminare contiamo fino a dieci, riavvolgiamo il nastro fino a tre stagioni fa e ricordiamoci di quando conquistavamo un punto a fatica sul campo del Gubbio o venivamo umiliati su quello della Nocerina. L’ambizione dei tifosi non deve trasformarsi in pretesa.

Alberto Boffano www.sampdorianews.net

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