Tango argentino al Museo del Genoa

tino costa

di Franco Avanzini –

Al Museo si parla argentino. Tino Costa e Cristian Ansaldi hanno partecipato al Red&Blue Christmas. Tanti tifosi hanno potuto scambiare quattro chiacchiere con i loro beniamini, filmare video, ricevere autografi e fare selfie. Un pomeriggio a tinte rosso e blu al Porto Antico che mette sempre più in collegamento i giocatori del Genoa con i propri sostenitori. Tra l’altro occasione propizia per premiare le foto più belle del Primo Contest Instangram #GenovaRossoeBlu. Cinquanta quelle presentato all’interno del Museo ma tre sono state le più votate. Si tratta di quelle di Valentina Bordone ( a cui è stata donata una Genoa Experience per Genoa-Bologna); Claudia Bracco (maglia del Genoa) e Andrea Malaspini (borsa della SLAM).

ansaldi

Parole e musica adesso ai protagonisti della giornata. Il primo a parlare è Cristian Ansaldi che, in un italiano davvero invidiabile, ha espresso alcuni concetti: “Questa settimana la squadra ha lavorato per il meglio in vista di una partita non semplice contro il Bologna. A mio giudizio non è uno scontro salvezza ma semplicemente una gara come le altre. Mancano ancora molte partite alla fine del campionato. Personalmente non mi aspettavo di giocare da difensore centrale. Non mi era mai successo in precedenza. Sono contento di questa prima annata italiana. Prima ero stato qui a giocare in Coppa solamente contro l’Inter quando ero al Rubin”.

Tino Costa ammette che: “Non ho ancora fatto scoccare il mio tiro dalla distanza semplicemente perché non abbiamo avuto punizioni favorevoli dal limite. Molti mi dicono che sono un leader. E’ una parola grossa. Non mi sento tale in una squadra dove ci sono molti buoni giocatori. Sulla squadra sono tranquillo. Gli allenamenti proseguono bene. Purtroppo non sempre abbiamo vinto ma vogliamo farlo sabato. Il Bologna? Penso al Genoa io e alla gara da fare”. Su condizione e tifosi. “Io sto bene adesso. Cinque infortuni subiti negli ultimi tempi sono stati tanti. Però adesso voglio migliorare. Ai tifosi bisogna dire solo grazie. Ci sono sempre vicini e non ci hanno mai abbandonato”.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.