Teatro Garage, il programma di venerdì e sabato

Venerdì 18 e sabato 19 novembre 2022 sono in programma due spettacoli di punta del cartellone 2022-2023 del Teatro Garage. Venerdì 18 novembre, alle ore 21, alla Sala Diana va in scena lo spettacolo “Corpi impuri” di e con Marinella Manicardititolo appartenente al Progetto “Da Salotto”, un ciclo di piccole rappresentazioni nato da un’idea dell’attrice Alessandra Frabetti. Sabato 19 novembre, sempre alle ore 21, è invece in programma lo spettacolo “Nel nome di Maria” di Chiara Gambino, anche interprete insieme ad Alba Sofia Vella; il titolo fa parte della Rassegna G.E.T Giovani Eccellenze Teatrali, un progetto in collaborazione con l’associazione culturale La Chascona dedicato ai nuovi scenari del teatro emergente. Lo spettacolo, ispirato alla vicenda che portò alla morte il giovane poliziotto Calogero Zucchetto per mano della mafia, è vincitore del “Premio Mauro Rostagno 2021” nelle categorie Miglior Spettacolo e Miglior attrice e classificato come miglior spettacolo al “Festival dell’ultima luna d’estate 2021”.

In “Corpi impuri: fenomenologia delle mestruazioni”, in scena venerdì 18 novembre alle ore 21 alla Sala Diana, l’autrice e attrice Marinella Manicardi racconta in un monologo il tabù che si cela dietro al ciclo mestruale femminile e la reticenza, il silenzio e l’ipocrisia attraverso cui questo fenomeno ha subito la censura dal punto di vista storico, scientifico, religioso e del costume. «L’inconsapevolezza è propria della natura di un tabù – spiega l’autrice – È inconsapevole chi il tabù lo rispetta, per effetto di pudicizia. Ed è altrettanto comune alle caratteristiche di un tabù l’effetto sorpresa che scaturisce quando assistiamo al disvelarsi di esso. Ci fa percepire come vulnerabili, fragili, o sarebbe meglio dire ebeti». L’excursus sul tema portato in scena dalla Manicardi si defila dall’approccio femminista e affronta la censura delle mestruazioni dal punto di vista storico, scientifico, religioso e del costume, confermando la tesi di Jacques Le Goff secondo cui quella del corpo femminile è “la vera lacuna degli storici”.       
«Per secoli, millenni, il ciclo mestruale femminile è stato l’invisibile ma netta linea di demarcazione tra il mondo maschile e quello femminile – continua Manicardi – Complici del non detto, di interpretazioni fasulle, di reticenza palese (col senno di poi), la scienza e la religione, incapaci di decifrare quanto accadesse mensilmente alle donne senza associare il fenomeno naturalissimo a dicerie, credenze, dietrologismi e qualunque cosa si distaccasse dal concetto di normalità. Come la morte, come il sesso, il ciclo mestruale ha finito per essere filtrato attraverso una secolare censura linguistica che ha contribuito a corroborare l’idea di una gerarchia tra i generi data per scontata». Il monologo di Marinella Manicardi è preciso, dettagliato, ricco di cenni storici, religiosi e scientifici al punto da calare lo spettatore in una condizione di apprendimento, saltando il fosso della pedagogia.

Nel Nome di Maria”, in scena al Teatro Garage sabato 19 novembre 2022 alle ore 21, trae spunto e rielabora un fatto di cronaca mafiosa avvenuto a Palermo il 14 novembre del 1982 e che portò alla morte del giovane poliziotto siciliano Calogero Zucchetto, che in quel periodo si occupava di mafia e, in particolare, collaborava alla ricerca dei latitanti. Il punto di vista dello spettacolo è della fidanzata Maria Lo Bello, tormentata negli anni successivi alla perdita dalla domanda: “Sarebbe potuto andare diversamente?”. Per tutta la durata dello spettacolo, la protagonista risponde inconsapevole a questa domanda, con un flusso di coscienza verace e ironico, fragile e disincantato, raccontando l’incontro, e inseguito l’amore che l’ha portata a fidanzarsi con Calogero (Lillo per gli amici) Zucchetto. Una giovane donna seduta insieme al pubblico in teatro, pronta per assistere alla pièce teatrale si trova d’improvviso catapultata nel mondo di Maria, nel suo tempo, scoprendo e ricordando insieme a lei la vergogna per una Palermo martoriata dalla guerra mafiosa, ma anche la nascita di un amore pratico e sognante con cui poter progettare un futuro. La colonna portante dello spettacolo è il concetto di Tempo-Spazio che si trasforma di continuo, portando il pubblico avanti e indietro nella storia e nei luoghi in cui questa vicenda si è svolta. I personaggi vivono in uno spazio semivuoto, mutevole e multiforme che tende all’onirico, l’elemento sonoro composto da Domenico Gargano crea l’habitat volutamente rarefatto adatto per la loro rappresentazione.             
Lo spettacolo “Nel nome di Maria” ha vinto il “Premio Mauro Rostagno 2021” nelle categorie Miglior Spettacolo, Miglior attrice (Chiara Gambino) e il premio speciale di Associazione Dasud contro le mafie, è stato classificato come miglior spettacolo al “Festival dell’ultima luna d’estate 2021” e ha ottenuto una menzione speciale al premio “Città Laboratorio 2021” per la prova d’attore sostenuta.

Le prevendite dei biglietti (intero € 14,00 ridotto € 11,00) si possono acquistare all’ufficio del Teatro Garage (via Repetto 18r – cancello, tel. 010 511447) mercoledì dalle 15 alle 18, giovedì dalle 17 alle 20, venerdì dalle 11 alle 14. La biglietteria alla Sala Diana apre un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Informazioni: www.teatrogarage.itinfo@teatrogarage.it, 010 511447

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